Benevento

Le dichiarazioni di Nicola Fallarino, collaboratore di giustizia, ed il riscontro che sarebbe stato restituito dal contenuto delle intercettazioni e dall'analisi dei tabulati telefonici e dei dati Gps di un'auto. Sono le fondamenta dell'indagine del pm Licia Fabrizi e della Squadra mobile sul tentato omicidio di Annarita Taddeo che all'alba è sfociata nella custodia cautelare in carcere disposta dal gip Roberto Nuzzo per tre persone, due delle quali già detenute per altro.

La ricostruzione degli inquirenti

Il punto di partenza sono le affermazioni di Fallarino, giudicate inattendibili rispetto alla genesi del ferimento, ma non in relazione alla chiamata in correità degli altri. Il 41enne, già condannato con rito abbreviato a 10 anni come presunto mandante, sostiene infatti che la sua intenzione era quella di 'dare una lezione' all'uomo che aveva inviato dei messaggi, ritenuti inopportuni, all'allora sua compagna. Per questo avrebbe contattato Petrucciani e Ventura, affidando loro il compito di acquistare nel Napoletano, dopo il 15 ottobre 2023, il motorino e la pistola, pagati con i 1350 euro che lui avrebbe messo a disposizione.

Entrambi sarebbero stati consapevoli che mezzo e arma, trasportati a Benevento con un furgone noleggiato, sarebbero serviti per una spedizione punitiva, senza sapere però chi fosse la vittima. Che, secondo Fallarino, sarebbe stata nota ad un'altra persona, che gli avrebbe indicato, per portare a termine il gesto, Giangregorio.

L'obiettivo iniziale, a detta di Fallarino, era poi cambiato perchè il 'disturbatore' della Taddeo sarebbe risultato estreneo. A quel punto, nel mirino sarebbero finiti la donna, vista in compagnia di un altro uomo, e i suoi telefonini, da prendere per capire cosa la stesse stesse nascondendo.

Dunque, Giangregorio, che avrebbe poi ricevuto circa 4mila euro, avrebbe dovuto commettere una rapina, puntando la pistola contra la Taddeo per sottrarle i cellulari. Le cose erano andate però diversamente, perchè Giangregorio, impaurito, quando la malcapitata era uscita di scatto dall'abitazione, aveva esploso involontariamente un colpo.

Una versione giudicata inattendibile dal Gip sulla scorta delle conversazioni ascoltate ( e non solo): intercettazioni che avrebbero permesso di definire un tentato omicidio che sarebbe stato ideato da Fallarino ai danni dell'ex compagna AnnaritaTaddeo, ai suoi occhi 'rea' di aver interrotto la relazione di aver avviato una nuova vita sentimentale.

Ora resta da capire quale sarà la scelta che durante gli interrogatori, in programma domani, sarà fatta da Salvatore Giangregorio (avvocato Claudio Fusco), 38 anni, di Benevento, Matteo Ventura (avvocato Marianna Febbraio), 30 anni, di Ceppaloni - entrambi già in carcere -, e Alessia Petrucciani (avvocato Fabio Ficedolo), 44 anni, di Benevento.