Napoli dà vita a una nuova società per gestire e valorizzare il suo vasto patrimonio immobiliare, composto da circa 50mila unità. La Giunta comunale ha approvato la costituzione di "Napoli Patrimonio", un passo chiave nel riordino delle società partecipate previsto dal Patto per Napoli. Il sindaco Gaetano Manfredi lo definisce "uno strumento adeguato per migliorare i servizi ai cittadini e garantire legalità".
Un patrimonio da rilanciare
La nuova società avrà un capitale sociale di 4 milioni di euro e gestirà tutti gli immobili a reddito del Comune, con un anno di fase sperimentale. L’organico sarà composto da 115 dipendenti, in parte trasferiti volontariamente da Napoli Servizi e in parte assunti tramite concorso. Intanto, Napoli Servizi – che si occuperà invece del patrimonio istituzionale – verrà rilanciata come global service, senza esuberi e con nuove assunzioni per sostituire il personale prossimo alla pensione.
Riorganizzazione e trasparenza
La riforma rientra in un più ampio piano di riorganizzazione delle partecipate, con l'obiettivo di razionalizzare i costi e migliorare l'efficienza. Prima dell’operatività, però, è prevista una consultazione pubblica, seguita dall’approvazione in Consiglio comunale e dal via libera della Corte dei Conti.
"Con questa scelta, Napoli compie un salto di qualità", ha dichiarato l’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta, sottolineando l’obiettivo di un sistema societario più moderno e attento alle esigenze dei cittadini.
Verso una gestione più efficiente
Se tutto procederà come previsto, Napoli Patrimonio potrebbe diventare un modello per la gestione trasparente e sostenibile del patrimonio pubblico, in un’ottica di maggior controllo e valorizzazione. Una sfida ambiziosa, che potrebbe segnare una svolta nella politica immobiliare della città.