di Paola Iandolo
La Procura e le parti civili si sono opposte alle richiesta di revoca o attenuazione della custodia in carcere per Massimo Passariello, a processo davanti alla Corte di Assise di Avellino con le accuse di omicidio del suo vicino di casa, a cui aveva dato fuoco lasciandogli del liquido infiammabile. Sostituzione o revoca della misura che ha incassato prima ilmparere negativo del pm Cecilia Annecchini, il magistrato che ha anche coordinato le indagini sul delitto. Anche la difesa di parte civile, in aula erano presenti gli avvocati Mario Cecere e Nicola De Maria, aveva già presentato una memoria in merito.
Richiesta avanzata dai difensori di Passariello, gli avvocati Vittorio Fucci e Domenico Cioffi prima della chiusura formale dell’istruttoria dibattimentale. Al termine di una camera di consiglio, il collegio della Corte di Assise ha rigettato tutte le richieste della difesa. La Corte ha dichiarato utilizzabili le prove acquisite e rinviato l’udienza per la discussione delle parti al prossimo 26 novembre. In questa data potrebbe già arrivare la sentenza per Passariello.
Il grave fatto era avvenuto il 16 dicembre 2023 via Curielli a Cervinara, quando il cinquantunenne Giuseppe Tirone era rimasto vittima di gravi ustioni, provocate secondo l’accusa dal suo vicino di casa Massimo Passariello. Sul posto, mentre il malcapitato era stato trasportato all’ospedale San Pio di Benevento , gli agenti del Commissariato di Ps di Cervinara accertavano che poco prima aveva avuto una discussione per futili motivi con vicino di casa, già noto alle forze dell’ordine, il quale poi, allontanatosi, faceva ritorno con una bottiglia piena di benzina che repentinamente versava addosso al 51enne dandogli subito dopo fuoco.