La suora accusata di aver trafugato i tesori di alcune parrocchie della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, non avrebbe agito da sola. Qualcuno l'avrebbe consigliata e accompagnata nei suoi spostamenti.
E’ quanto è emerso nel corso della trasmissione La Vita in diretta condotta da Alberto Matano.
“Si accusa la suora ma bisogna vedere se realmente è così. Si è presa lei tutte le colpe. Ne siamo convinti al mille per mille. Non poteva fare tutto da sola”. Sono le parole dei parrocchiani di Bonito al microfono di Antonella Delprino. La comunità che si è costituita parte civile si è rivolta ad un avvocato. Vuole conoscere la verità di questa squallida storia. “Chi ha sbagliato deve pagare, riportateci qui ciò che è rimasto di quel mantello”.
E’ di pochi giorni fa (leggi qui) la notifica della conclusione delle indagini. L’accusa è di furto pluriaggravato, tenuto conto del valore affettivo e religioso.
“Le indagini sono state chiuse - ha detto l’inviata di punta Rai Delprino - si va verso un rinvio a giudizio - ma non sarebbe da sola suor Bernadette in questa inchiesta. Ci sarebbero altri nomi iscritti dal procuratore di Benevento. Inchiesta che dura dal mese di ottobre dello scorso anno.
Un pugno di nomi che non riguardano la curia, ma vicinanze.
Persone che vivono nell’ambito del commercio sarebbero in qualche maniera corresponsabili di quello che la suora arrestata ha confessato. Sodi spariti verso l’estero. Sono servite rogatorie internazionali per risalire al fiume di denaro che in più tranche è stato versato. Controlli incrociati delle forze dell’ordine che hanno potuto risalire ad una compravendita, che in qualche modo ha delineato il quadro generale. Una parte di oro è stato rinvenuto nelle stanze occupate da suor Bernadette e parrebbe in altri locali dove prima di prendere la via della fusione o di un commercio parallelo erano stati depositati".
Un bottino non ancora del tutto quantificato, pari ad un centinaio di migliaia di euro tra ori, monili, ex voto e donazioni ai santi.
Erano tutti custoditi nella stanza dei misteri della curia vescovile di Ariano Irpino di cui suor Bernadette aveva le chiavi. Circa dieci le parrocchie coinvolte tra cui Morroni di Bonito, la più colpita, la cui statua della Madonna della neve a ferragosto scorso, per la prima volta nella storia è uscita senza il suo manto prezioso tra le lacrime dei fedeli e i tanti devoti così come è accaduto per Sant'Anna a Savignano Irpino, spoglia dei suoi preziosi.