Battipaglia

Va avanti da tre settimane lo sciopero dei lavoratori Cooper Standard di Battipaglia, dopo la decisione di delocalizzare parte della produzione all'estero. Futuro a rischio per 370 dipendenti della Piana.

Nelle scorse ore il vertice al ministero delle Imprese e del Made in Italy: nessuna svolta, fumata grigia e ancora tanta incertezza.

"Occorre chiarezza e trasparenza sul futuro del sito - si legge in una nota delle segreterie nazionali e territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil -. Chiediamo alla Cooper Standard chiarimenti sulle effettive prospettive dello stabilimento di Battipaglia e ci aspettiamo dall'azienda un intervento a sostegno dei costi sostenuti da coloro che, per avere ascolto, dal 13 settembre sono stati costretti a protestare fuori dai cancelli".

La mobilitazione, insomma, è destinata a continuare. "Accogliamo con soddisfazione - spiegano i sindacati - l'impegno del Governo a farsi garante del processo di salvaguardia delle professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento di Battipaglia. Il tavolo è stato riconvocato per l'8 ottobre, giornata nella quale auspichiamo che vengano condivise con chiarezza le reali prospettive dello sito e avanzate proposte per la tutela della continuità industriale e occupazionale''.