Investimenti, coraggio, determinazione... Sono solo alcuni dei requisiti utili a costruire sogni. Quelli che, se trasformati in realtà, possono servire alla crescita occupazionale, alla riqualificazione ambientale, all'onda prorompente del turismo. Una miscela volta a portare ricchezze in un territorio che per fortuna o sfortuna (dipende dai punti di vista) rientra nella categoria di aree interne.
È il sogno pensato, progettato ma non ancora realizzato (per iter burocratici e gabbie procedurali) dalla Antum immobiliare. L'obiettivo della società beneventana è “Tierra Samnium Golf Club”, una struttura che include un percorso da golf a 18 buche con un resort di lusso e un'ampia area sportiva polivalente. Un fiore all'occhiello per Benevento e per il Sannio. Ritrovo per gli appassionati di golf riconosciuto dal Coni come sport educativo, intergenerazionale e inclusivo. Ma non solo. Da anni oramai è diventato calamita per turisti che vedono nel golf l'occasione favorevole per visitare nuovi luoghi e angoli sconosciuti. Basterebbe ciò per promuovere e sostenere il progetto.
Ma c'è un altro dato di grande rilievo. Grazie alla politica degli ultimi anni (va considerata la Dmo in ottica futura) il turismo sta crescendo nel Sannio, territorio che trasuda di storia. Il flusso crescente però fatica a trovare strutture adeguate (poche in città) e il resort pensato dalla Antum potrebbe favorire una migliore accoglienza. Nella vicina Irpinia si sono già adoperati. Nella terra delle streghe vige ancora l'inquisizione. E pensare che l'altro aspetto favorevole è legato alla crescita occupazionale. Perché nel fare politica la parola “spopolamento” sta diventando il primo vocabolo su cui costruire un'arringa.
Dunque, il progetto “Tierra Samnium Golf Club” prevede 100 posti per la gestione della struttura oltre all'occupazione indiretta e indotta nella fase realizzativa. Una nuova opportunità per coloro che vivono nel territorio sannita, un'occasione in più per il mondo giovanile vicino allo sport perché oltre ai campi da golf sono previsti: due campi di calcio a 5, uno a 7, due campi da tennis e sette da paddle. Oltre ad attività innovative per la città di Benevento come il tiro con l’arco, il minirugby e l'arrampicata.
Ma tra le problematiche volte ad ostacolare la realizzazione di questo progetto c'è la necessità di preservare terreni dedicati all'agricoltura. Da qui l'integrazione pensata da Antum per far convivere in modo armonico l'attività agricola e quella sportiva destinando circa 60 dei complessivi 89 ettari alla produzione agricola. L'interesse agricolo resta quindi pienamente compatibile con quello sportivo in una prospettiva integrata di sviluppo sostenibile, coerente con le migliori pratiche internazionali di gestione multifunzionale dei suoli. Proprio grazie a questa integrazione, il progetto (con oltre 10.000 piante ed essenze) sarà in grado di assorbire più di 300 tonnellate annue di anidrite carbonica, restituendo valore ambientale e rigenerativo al territorio.
Il progetto c'è, il sogno pure, le resistenze? Superabili con investimenti, coraggio e determinazione.