"Quest'anno sarà un Natale drammatico, con mille euro di paga e senza tredicesima. Siamo 33 lavoratori che chiedono dignità e lavoro e la trattativa in corso, su cui ci sono accurate verifiche in corso con Fonderie Pisano è l'unica strada proposta e che abbiamo accolto coesi". Così Michele Rizzo, Rsu Cgil Arcelor Mittal commenta le proteste di comitati ambientalisti, sindaci e parte del sindacato per la trattativa chiusa che consentirà la reindustrializzazione del sito.
"Sin dall'inizio abbiamo accompagnato questo percorso con senso di responsabilità, convinti che la tutela dell'occupazione e la salvaguardia della salute non siano obiettivi contrapposti, ma due dimensioni che devono avanzare parallelamente - ha detot nel corso dell'assemblea Luigi Galano Cgil -.. Ribadiamo con forza che, per il sindacato, la salute dei lavoratori e dei cittadini è un principio irrinunciabile. Questo impegno riguarda direttamente le nostre comunità: non solo il segretario della Fiom vive con la propria famiglia a pochi chilometri dal sito, ma anche molti lavoratori interessati dal progetto risiedono nei comuni che ospiteranno il nuovo insediamento produttivo. É quindi chiaro che le prime persone ad avere a cuore ambiente, sicurezza e qualità della vita sono proprio coloro che vivono quotidianamente in quest'area".
"In questa fase riteniamo pericoloso alimentare polemiche o diffondere informazioni parziali che rischiano di generare tensioni inutili. È il tempo della responsabilità condivisa, non delle contrapposizioni.", commenta GIuseppe Morsa.
"Per garantire trasparenza e certezze, abbiamo già richiesto alla Prefettura un incontro di chiarimento e chiesto al Prefetto la convocazione di un tavolo con tutte le parti coinvolte, nel quale la proprietà possa illustrare dettagliatamente il piano industriale e i relativi impatti ambientali e occupazionali. Abbiamo inoltre sollecitato l'attivazione di tavoli permanenti di monitoraggio: sulla bonifica di competenza ArcelorMittal; sul nuovo insediamento produttivo, affinché ogni fase si svolga nel pieno rispetto delle normative ambientali e delle migliori condizioni di sicurezza. I lavoratori di Luogosano attendono da tempo una prospettiva concreta. Il progetto presentato rappresenta oggi una reale opportunità di reimpiego e di rilancio per un territorio segnato da anni di deindustrializzazione. Come sindacati, il nostro impegno è far si che questa opportunità si sviluppi nel modo più sicuro, trasparente e sostenibile possibile.
Da parte nostra, confermiamo la piena disponibilità a confrontarei con le istituzioni e con il territorio in ogni sede utile. Invitiamo tutte le istituzioni a favorire un clima costruttivo. Il territorio ha bisogno di certezze, non di scontri. Salute, ambiente e lavoro devono camminare insieme. Su questo equilibrio continueremo a vigilare e a lavorare".