Unimpresa Irpinia Sannio esprime profonda vicinanza e solidarietà alla famiglia di commercianti ambulanti titolari della storica Bancarella Beneventana, duramente colpita dall’incendio che nella serata del 10 dicembre ha distrutto il furgone utilizzato come deposito e trasporto della merce, insieme a tutta l’attrezzatura e ai prodotti destinati alla vendita natalizia.
Le associazioni di categoria sottolineano che l’incendio non è solo un danno materiale, ma un segnale d’allarme: “Occorre rafforzare le misure di tutela e prevenzione, - dichiara il presidente della federazione Ambulanti di Unimpresa Campania Aldo Marcellino - garantire controlli più capillari e predisporre strumenti di sostegno immediato per chi subisce eventi simili. La paura è che episodi del genere possano ripetersi, minando la fiducia degli operatori e la vitalità di un settore che rappresenta un pezzo importante della tradizione cittadina”.
Dopo il rogo, tra gli operatori del settore si è diffusa una forte preoccupazione per la sicurezza. Il furgone non era soltanto un mezzo di trasporto, ma un presidio indispensabile per garantire continuità al lavoro quotidiano. La sua distruzione ha evidenziato quanto vulnerabili siano le attività ambulanti, spesso prive di protezioni adeguate e costrette a operare in spazi pubblici senza garanzie di sorveglianza.
L’episodio, avvenuto a Benevento in Viale degli Atlantici davanti alla Villa Comunale, ha cancellato in pochi minuti il frutto di settimane di lavoro e ha inferto un colpo pesantissimo a una realtà familiare che da generazioni rappresenta un presidio di tradizione e identità per la città di Benevento.
“Come associazione di categoria, - dichiara il presidente vicario di Unimpresa Libero Sica - riteniamo che questo non sia soltanto un danno materiale, ma un vulnus al tessuto sociale e culturale del commercio ambulante locale. La Bancarella Beneventana è parte integrante della memoria collettiva, un punto di riferimento per cittadini e visitatori, soprattutto nel periodo delle festività”.
Nella nota Unimpresa Irpinia Sannio si unisce alla gara di solidarietà già avviata dalla comunità beneventana e invita istituzioni, associazioni e cittadini a sostenere concretamente la ripresa di questa attività, affinché possa tornare a vivere e a presidiare il cuore della città.
“Ribadiamo - continua il presidente Sica - inoltre la necessità di rafforzare le misure di tutela e sicurezza per le piccole attività ambulanti delle aree interne della Campania, spesso esposte a rischi che possono compromettere la loro sopravvivenza. Il commercio di prossimità e le realtà familiari sono pilastri della nostra economia territoriale, difenderli significa difendere la nostra identità”.
Il rogo della Bancarella Beneventana diventa così un simbolo delle fragilità del commercio ambulante e un monito per le istituzioni. Senza interventi concreti, la paura di nuovi episodi rischia di compromettere la sopravvivenza di attività che custodiscono memoria, identità e lavoro per intere famiglie.
Con spirito di responsabilità e impegno, Unimpresa Irpinia Sannio dichiara di rendersi disponibile a collaborare con le autorità competenti e con la rete associativa per individuare strumenti di sostegno immediato e strategie di rilancio a medio termine.
La comunità beneventana si è già mobilitata con iniziative di solidarietà, tuttavia, dal mondo delle imprese ambulanti emerge una richiesta chiara: non basta la solidarietà, serve un piano strutturale di sicurezza e sostegno.
“La solidarietà dei cittadini è preziosa e commovente – ribadisce il Presidente Unimpresa Irpinia Sannio Ignazio Catauro – ma occorre un piano concreto di prevenzione e tutela. Chiediamo controlli più capillari, strumenti di sostegno immediato e misure di sicurezza per garantire la sopravvivenza delle attività ambulanti. Difendere il commercio di prossimità significa difendere la nostra identità.
“Il commercio ambulante non è un fenomeno marginale. Ricordiamo che in Italia – continua Catauro - si contano oltre 160mila imprese ambulanti, pari a circa il 21% del totale delle imprese commerciali. Si tratta in gran parte di micro-imprese individuali (95% del totale), spesso a conduzione familiare, che garantiscono un servizio di prossimità fondamentale soprattutto nelle comunità meno servite da punti vendita fissi”.
Il Presidente Vicario di Unimpresa Irpinia Sannio, Libero Sica ha sottolineato come gli ambulanti siano un presidio di memoria e di prossimità, custodi di un’economia diffusa che garantisce lavoro a migliaia di famiglie e che contribuisce a mantenere viva la nostra identità collettiva. “Non possiamo permettere che episodi del genere compromettano la fiducia e la continuità di un comparto – conclude il presidente vicario Sica - che, pur fragile, svolge una funzione vitale. Le imprese ambulanti, sono pari a circa un quinto del totale delle imprese commerciali, e la maggior parte di esse è costituita da microimprese familiari. Si tratta di un settore che, pur garantendo accessibilità e inclusione, ha visto negli ultimi dieci anni la chiusura di decine di migliaia di attività, con una perdita significativa di fatturato e di occupazione”.
Rogo furgone bancarella: Unimpresa "allarme per tutti gli ambulanti"
Il presodente vicario Sica " “Non solo un danno materiale, ma un segnale di fragilità del settore"
Mariateresa De Lucia