La Uil Avellino/Benevento comunica che è calata la produzione industriale. Difatti, l'Istat registra un nuovo peggioramento a giugno 2016, con un calo dello 0,4% su base congiunturale e dell'1% tendenziale. E' il dato peggiore da inizio 2015 sia secondo l'indice grezzo che per quello corretto per gli effetti di calendario, essendo stati i giorni lavorativi gli stessi di giugno 2015. In sei mesi, però, la produzione ha registrato un aumento dell'1,5% tendenziale in base all'indice grezzo (+0,8% il dato corretto per gli effetti di calendario). Nella media del trimestre aprile-giugno 2016 la produzione ha registrato una flessione dello 0,4% nei confronti del trimestre precedente, che invece aveva riportato un aumento di pari entità sempre su base congiunturale.
“Il calo della produzione industriale – osserva Fioravante Bosco (Uil Av/Bn) - ha una delle sue cause principali nell'asfittica domanda interna: si produce di meno perché si vende di meno, e ciò accade perché il potere d'acquisto di lavoratori e pensionati resta ancora al palo. Bisogna, dunque, da un lato ridurre la tassazione, e dall’altro rinnovare i contratti. A quest'ultimo proposito, vale la pena ricordare che sono circa 12 milioni i lavoratori che attendono il rinnovo del proprio contratto. Se si operasse in questa direzione, una parte consistente di quelle risorse potrebbe essere orientata verso i consumi: ne beneficerebbero, così, il sistema delle imprese e l'economia del Paese. Rinnovare i contratti, insomma, conviene a tutti”.
Redazione Bn