Taccone: "Dedico la qualificazione ai play off ai tifosi"

A OttoChannel tutta la soddisfazione del presidente dei lupi, che tesse le lodi di Pisacane

Avellino.  

È pressoché palpabile la soddisfazione di Walter Taccone. Il presidente dell'Avellino, intervenuto telefonicamente nel corso di "0825", in onda su OttoChannel (canale 696 del digitale terrestre), ha commentato con orgoglio e fiducia la qualificazione ai play-off dei lupi, senza sottrarsi ad una riflessione ad ampio raggio sul momento in casa biancoverde.

Il primo passo - «Il primo obiettivo stagionale, mio e nostro, lo abbiamo raggiunto con un po' di difficoltà ed apprensione, ma tutto sommato le cose conquistate così sono le più belle. Siamo contenti sia per il traguardo raggiunto, sia della prestazione dei ragazzi, che hanno dato tutto in campo e volevano vincere la partita contro il Trapani assolutamente: l'abbiamo pareggiata per un evento infausto. Peccato, perché avevamo dominato e abbiamo preso un gol al 95'. Per fortuna nel calcio c'è anche un po' di giustizia: gli altri risultati ci hanno dato ragione e ci hanno consentito di entrare nei play off»

Una vale l'altra - «A prescindere dall'avversario, il quarto di finale dei play off sarà difficile perché lo giocheremo fuori casa. Sarà una partita che dovremo affrontare con grande determinazione. In fondo l'Avellino, quando gioca da Avellino, non ha paura di nessuno e può vincere con chiunque. Quindi, nessuna preferenza per la squadra che andremo a sfidare: una vale l'altra».

Ricordi indelebili - «Pierpaolo Marino ha detto che siamo società vincente? Lo ringrazio. Siamo buoni amici, sa i sacrifici che poniamo in essere per mantenere in piedi questa compagine. E credetemi, non è facile: sono un imprenditore solo, non ricchissimo, che non trae profitto dall'acciaio o dal petrolio; sono un imprenditore locale ed è difficile mantenere la B a questo livello. Detto ciò, i sacrifici sono stati ampiamente ripagati dai risultati ottenuti e andiamo avanti per questa strada. Oggi sono felice e onorato di rappresentare l'Avellino nel mondo della Serie B. Se poi dovesse venire qualche altra cosa, e lasciatemi sognare perché è ancora alla nostra portata, sarebbe una gioia immensa, che non riesco neanche ad immaginare. Ricordo quando l'Avellino andò in Serie A: la città si vestì di verde, non c'era un balcone che non avesse i vessilli biancoverdi. Queste sono immagini che mi sono rimaste nell'anima. Sarebbe splendido rivivere qualcosa del genere».

La risposta del tifo ai prezzi popolari - «Non mi aspettavo di più. Mi spiego meglio: sono contento che i tifosi, che ci coccoliamo e teniamo stretti, sono venuti allo stadio, ma se non riusciamo a fare diecimila spettatori paganti in una situazione di questo tipo allora vuol dire che più di questo non riusciremo a superare. Per cui parlare di nuovo stadio, di riapertura della curva nord, anche se come sapete ho presentato la pratica al Comune, ha senso fino a un certo puntio questi saranno gli spettatori finché saremo in Serie B; finché si viene a seguire l'Avellino e non anche a vedere qualche blasonata squadra da fuori. Ma ripeto: sono felice della risposta del pubblico. Ai tifosi, dal primo all'ultimo, dedico la qualificazione ai play off».

Esempio Pisacane - «Chi reputo il giocatore più rappresentativo? Vado controcorrente. Non parlo di Castaldo o dei soliti: Fabio Pisacane è il nostro giocatore di riferimento. In quarantuno partite è stato uno dei migliori, se non il migliore in assoulto. È un ragazzo tenace e voglioso. Quando vengono al "Partenio-Lombardi" persone che non sono di Avellino, spesso mi chiedono: chi è questo piccolino che sembra un gigante? Pisacane ha espresso un rendimento altissimo».

Marco Festa

(Di seguito il video integrale dell'intervento telefonico del presidente Walter Taccone)