Nel Consiglio di Amministrazione di fine anno dell'U.S. Avellino, in corso di svolgimento, oltre a fare il punto a 360 gradi sugli aspetti prettamente organizzativi ed economici relativi al club, con un focus sulle criticità emerse dopo l'acquisizione della proprietà, relative alla vecchia gestione, si sta parlando anche di aspetti prettamente tecnici. Sul tavolo, oltre alla nomina del nuovo direttore sportivo (Carlo Musa in vantaggio su Carmine Russo, ndr), in seguito alle dimissioni di Salvatore Di Somma, il conferimento dell'incarico di osservatore all'ex calciatore dei lupi, Antonio Minadeo e, non di meno, l'adeguamento del contratto di Ezio Capuano. Il tecnico accettò inizialmente di accontentarsi di un compenso alla stregua del minimo sindacale (28mila euro lordi, ndr) pur di guidare l'Avellino. Un desiderio professionale che aveva visto sfumare la scorsa esatate quando gli fu preferito Giovanni Ignoffo. Un'ambizione, mai, però, completamente accantonata; inseguita con ferma determinazione, tanto da declinare offerte più vantaggiose pur di essere pronto a rispondere a una chiamata dall'Irpinia. E alla fine, quella chiamata, arrivò, il 15 ottobre scorso. All'epoca, il “sì” fu pronunciato senza indugi, per un compenso tutt'altro che faraonico, pure per la lucida consapevolezza delle traversie societarie in cui versava la vecchia proprietà. Adesso, però, gli scenari sono cambiati. I risultati inanellati, valsi la chiusura della girone di andata in zona playoff e con un rassicurante +9 su quella playout (un pareggio e cinque vittorie su dieci partite, di cui quattro di fila, ndr) sono andati a sommarsi con il subentro di nuovi interlocutori con cui confrontarsi: Izzo e i suoi quattro soci, che sono pronti a riconoscergli, concretamente, il merito di ciò che è stato in grado di raccogliere sul campo, supportato dall'impegno e dal sacrificio di Morero e compagni, oltre ogni lacuna della rosa e oggettiva difficoltà ereditata dalla partenza in ritardo per cause di forza maggiore. Il 2020 ripartirà, allora, fortemente, nel segno di Capuano. Il mister di Pescopagano aveva rivendicato con forza di non voler essere messo in discussione per i traguardi raggiunti dal momento del suo approdo all'ombra del Partenio, a prescindere dalle inevitabili valutazioni che si innescano con un cambio della guardia ai vertici societari. Andrà avanti con la piena fiducia e l'unica richiesta di adeguarsi a un nuovo stile Avellino, soprattutto fuori dal campo, pur nel rispetto della sua personalità vulcanica. Pronta a essere consolidata anche la posizione del suo vice Giuseppe Padovano, che aveva sposato la causa biancoverde a costo zero come rivelato in conferenza stampa dal direttore generale Aniello Martone.
Avellino, avanti tutta con Capuano
Pronto l'adeguamento dei contratti del tecnico di Pescopagano e del suo vice Padovano
Marco Festa