Ematologi, oncologi e cardiologi: "Ritardi causa Covid"

L'allarme dei medici: molti pazienti non possono essere curati

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"Abbiamo deciso di allearci tutti assieme, ematologi, oncologi e cardiologi, per cercare di difendere i nostri pazienti. Nella maggior parte dei casi i letti che sono riservati in reparti Covid non sono letti aggiuntivi, si sottraggono all'attività di degenza degli altri pazienti cronici, molti pazienti in certe circostanze non possono essere curati. E' una situazione grave che può determinare problemi molto seri agli undici milioni di pazienti che assistiamo". Lo ha detto a Buongiorno, su Sky TG24, Francesco Cognetti, presidente della Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi.
"E' già successo un danno nei tre mesi di emergenza - ha spiegato - i pazienti oncologici hanno visto rinviati o cancellati interventi chirurgici molto importanti per l'intasamento delle terapie intensive. Molti pazienti, circa il 20% hanno deciso di non venire negli ospedali, perché avevano paura di essere contagiati. Sono stati man mano recuperati. Si sono persi numerosi controlli che abbiamo recuperato tra maggio e giugno, ma soprattutto si sono persi un milione e mezzo di esami e circa il 50% degli screening non sono stati effettuati. Già cominciano a vedersi casi più tardivi di diagnosi di tumori della mammella, del collo dell'utero e del colon retto. Il fatto di fare una diagnosi tardiva - aggiunge - comporterà tra qualche anno l'aumento della mortalità di questi tumori. Per le patologie cardiologiche è stato anche peggio: la metà delle persone colpite da infarto non si è recata in ospedale e c'è stato già un aumento della mortalità". (Italpress)