Vaccino anti-Covid pronto a dicembre? Per il premier, Giuseppe Conte, la prospettiva e' verosimile ma condizionata ("se le ultime fasi di preparazione del vaccino Oxford-Irbm Pomezia-AstraZeneca saranno completate nelle prossime settimane", ha precisato) e la conferma e' arrivata mercoledi' dall'Irbm di Pomezia, con la "ragionevole" chiusura della fase clinica di sperimentazione entro i primi di dicembre (scadenza ribadita anche dopo la recente morte di un volontario brasiliano che avrebbe assununto non il vaccino ma un placebo).
Per procedere alla produzione su larga scala, servira' prima la validazione dell'Ema, l'Agenzia europea del farmaco, che ha gia' avviato le procedure ma dovra' comunque valutare i dati della conclusa sperimentazione per pronunciarsi. Per la comunita' scientifica, dunque, ipotizzare una vaccinazione di massa in tempi brevi sarebbe azzardato. Anzi: "Lo vedo piuttosto irrealistico", taglia corto Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia all'universita' di Padova, in linea con la collega Antonella Viola, ordinario di Patologia generale, che invita alla cautela perche' "il vaccino non e' la soluzione finale, almeno non nell'immediato".
Per arrivare a una vaccinazione a tappeto, infatti, serviranno mesi, durante i quali gli scienziati raccomandano di non abbassare la guardia. A livello internazionale la corsa al vaccino (politica e farmacologica) e' frenetica, con un rincorrersi continuo di annunci su risultati a portata di mano. Sono almeno nove gli attori in gara che hanno raggiunto la terza fase di sperimentazione. Tra i piu' promettenti in Europa spicca AstraZeneca, citato da Conte. Negli Stati Uniti e' Pfizer il piu' accreditato per la distribuzione che potrebbe partire entro novembre, ammesso che la Food and drug administration dia l'immediato via libera. Di questo potenziale vaccino (valutato anche dall'Ema) la rivista "Nature" ha esaminato i primi dati disponibili, lasciando aperti alcuni interrogativi che, in generale, riguardano tutte le sperimentazioni in atto: "Qual e' la dose ottimale e quale sarebbe il momento migliore per una vaccinazione di richiamo? Quanto dura la risposta immunitaria indotta dal vaccino?". A Pechino, le autorita' sembrano avere le idee chiare: a breve la cinese Sinopharm "comincera' la produzione su larga scala", con l'obiettivo di produrre 610 milioni di dosi entro fine anno".
A un'azienda cinese, la Sinovac Biotech, si e' affidato due settimane fa anche il governo brasiliano, con un accordo per la distribuzione di 46 milioni di dosi, ma nelle ultime ore il presidente sovranista Jair Bolsonaro ha fatto dietrofront: "Il popolo brasiliano non sara' cavia di nessuno". Le autorita' sanitarie, pero', non condividono questa linea. (ITALPRESS).
