Napolitano, condizioni critiche di salute per l'ex Presidente della Repubblica

Politico di rango, ex esponente del Pci: è stato il primo a ricevere due mandati presidenziali

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 Le condizioni di salute del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, 98 anni compiuti lo scorso 29 giugno, sono critiche. Da tempo il quadro clinico del senatore a vita è complesso e nelle ultime ore la situazione si sarebbe aggravata.

Poco meno di un anno fa era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico che lo aveva trattenuto in terapia intensiva per alcuni giorni. Poi era stato dimesso in condizioni cliniche "compatibili con quelle di un uomo di 97 anni", avevano spiegato i medici.

Da allora l'ex presidente non è più apparso in Senato, dove è titolare di un seggio a vita. 

Giorgio Napolitano è stata una figura di spicco nella politica italiana per gran parte del XX e dell'inizio del XXI secolo. Nato a Napoli nel 1925, ha iniziato la sua carriera politica come membro del Partito Comunista Italiano (PCI) durante la Seconda Guerra Mondiale.

La sua militanza nel PCI lo ha portato a diventare un deputato alla Camera dei deputati italiano, un ruolo che ha ricoperto per molti anni. Durante questo periodo, Napolitano ha svolto un ruolo attivo nella politica italiana e ha contribuito alle discussioni politiche e alle politiche del suo partito.

Uno dei momenti chiave della sua carriera politica è stato il sostegno alla "svolta della Bolognina" nel 1991. Questo movimento ha portato alla trasformazione del PCI in Partito Democratico della Sinistra (PDS), che successivamente si è fuso nei Democratici di Sinistra (DS). Questa trasformazione ha rappresentato un cambiamento significativo nella politica italiana e Napolitano è stato uno dei sostenitori chiave di questo processo.

Nel 1992, Napolitano è stato eletto Presidente della Camera dei deputati, una posizione di grande importanza nella politica italiana. Ha svolto un ruolo di guida nel parlamento italiano e ha contribuito alla formazione delle politiche nazionali.

Uno degli eventi più significativi nella carriera di Napolitano è avvenuto nel 2006, quando è stato eletto Presidente della Repubblica Italiana. È stato il primo ex-comunista a ricoprire questo prestigioso incarico. Durante il suo mandato presidenziale, ha svolto un ruolo di stabilizzazione e moderazione in un momento di turbolenza politica in Italia.

Dopo il suo primo mandato come Presidente, Napolitano ha annunciato la sua intenzione di non cercare la rielezione quando il suo mandato è scaduto nel 2013. Tuttavia, a causa dell'instabilità politica in Italia e della mancanza di un accordo tra le forze politiche per eleggere un nuovo Presidente, Napolitano è stato ri-eletto come Presidente della Repubblica nel 2013.

Questa rielezione è stata una mossa straordinaria, poiché inizialmente aveva espresso chiaramente la sua volontà di ritirarsi dalla politica. Tuttavia, è stato visto come un atto di responsabilità e di servizio alla nazione, in un momento in cui l'Italia aveva bisogno di un leader istituzionale per affrontare la crisi economica e la mancanza di stabilità politica.

La sua rielezione ha dimostrato il rispetto e la fiducia che godeva in Italia, e ha continuato a svolgere un ruolo importante come Presidente della Repubblica fino alla fine del suo secondo mandato nel 2015. La sua carriera politica è stata caratterizzata dalla sua dedizione al servizio pubblico e alla stabilità istituzionale in Italia.