I giornali dedicano all’Unione Europea molte pagine. Ma più si legge e più confusione si trova. La prima causa della confusione sta nel fatto che si cercano o si offrono nuove adesioni, mentre non c’è ancora unita di intenti, tra i 27 Paesi, che la compongono.
Nessun Paese dimostra di adeguare le scelte alla globalizzazione e alle sue possibili varianti. La Cina, la Russia, gli Stati Uniti, Paesi grandi, come popolazione, territorio e PIL, hanno un comportamento prudente ed efficace nel cercare mercato per i loro prodotti. L’U.E. sembra una sommatoria di Paesi, ognuno dei quali considera gli altri come concorrenti. Inoltre, mentre i grandi Paesi sono uniti al loro interno, i Paesi, europei hanno equilibri instabili. Negli Stati Uniti, fatte le elezioni per il Presidente, il popolo aspetta le azioni che saranno poste in essere dal vincitore.
Nei Paesi dell’U.E., vedi Italia, terminata una campagna elettorale, ne incomincia un’altra.. Le durate brevi dei Governi, dimostrano che le coalizioni vengono costruite per interessi immediati di gruppi di potere, non con la volontà di costruire un futuro migliore. Nel nostro Paese, lo scandaloso numero delle forze politiche rende ancora più difficile i rapporti con gli altri Paesi dell’Unione Europea. Nel consiglio europeo molte forze politiche italiane trovano difficoltà per individuare il gruppo al quale aderire.
Non si vuole capire che l’U.E. deve mirare a diventare una confederazione di Stati, come gli Stati Uniti. Altrimenti, tradisce la volontà degli ideatori dell’ Europa Unita. Inoltre, i diversi sistemi tributari, le diverse logiche sindacali, i diversi sistemi elettorali e i diversi tipi di rapporto tra Stato e cittadini rendono difficile la strada verso la realizzazione dell’unità europea. Si dice che “l’unione fa la forza”, concetto utile, nel mondo globalizzato. L’Europa ha una popolazione di 449 milioni, gli Stati Uniti di 339 milioni, la Cina di 1.419 milioni e la Russia di 146 milioni. Purtroppo, i Paesi europei, non hanno unità di intenti.
La popolazione dell’Europa è la somma di quelle dei 27 Paesi, che la compongono. Mentre gli Stati Uniti parlano anche a nome della Nato, la Russia influenza le scelte dell’ex Impero Sovietico e la Cina rappresenta ancora un impero, l’Europa comprende Paesi concorrenti. Queste condizioni, dall’inizio della globalizzazione, hanno consentito alla Cina di invadere il mercato europeo, sia con la vendita diretta ai nostri consumatori che tramite nostri importatori. Fenomeno che sta coinvolgendo anche Paesi dell’Africa e dell’India.
Una conseguenza, mai valutata, è l’abbandono delle campagne del Meridione e la fuga verso il Nord di energie giovanili. Meno male che si sta invertendo la tendenza. Con il progetto Mattei, si guarda ai Paesi del Medio oriente per realizzare investimenti e utilizzarlo come mercato. Le considerazioni esposte fanno capire le difficoltà europee e lo scarso peso politico dell’U.E., nel Mondo globalizzato.