Bruno: "Sos infermieri al 118. L'emergenza non è solo al nord"

La numero uno del servizio sanitario

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Avellino.  

Hanno risposto in diecimila al bando per reclutare i nuovi infermieri nelle terre focolaio del coronavirus, al nord, negli ospedali trincea, che ci stiamo abituando a vedere in tv, dove medici e infermieri lottano contro il virus che avanza, tra morti e nuovi contagi. 10mila adesioni per 500 posti, una chiamata alle armi che preoccupa le terre del sud da cui provengono la maggior parte di camici verdi.

“Se tutti vanno via resteremo senza operatori - spiega la numero uno del 118 dell’asl di Avellino, Rosaria Bruno -. Quello che lancio è un allarme, anche noi tra l’arrivo del picco e le richieste di aiuto a raffica restiamo di rimanere senza infermieri. Il sistema sanitario nazionale, ma anche in molti paese del mondo la maggior parte è sotto stress. Il mio appello a questo punto è rivolto a tutti gli infermieri. Anche il 118 è senza infermieri, anche il sistema locale rischia di vivere momenti ancor più drammatici degli attuali”. Sì perché il picco dei contagi è atteso per i prossimi giorni.

Dottoressa, siamo vicini ai giorni di allerta, quelli in cui lo stesso Governatore ha annunciato una serissima impennata dei contagi. A che punto siamo col sistema dell’emergenza?

Stiamo facendo sforzi incredibili per garantire innanzitutto l’equipaggiamento di protezione. Ma è bene chiarire che l’emergenza continuerà e le scorte dovranno essere costanti, aumentare, perché autisti infermieri e medici sono gli operatori sanitari che in prima linea sfidano il virus, scortando tantissimi sospetti covid verso i presidi sanitari.

Decine di chiamate al giorno. Quali sono i numeri delle dotazioni, per fare un quadro di ciò che serve?

Per farle avere una idea complessiva le posso dire che, mediamente, sono 15mila i kit necessari per i 15 Saut con ambulanze medicalizzate di soccorso territoriale e altrettante Psaut, postazioni fisse mobili di primo soccorso territoriale, necessari ogni mese.

Da poche ore si è chiuso il bando per la chiamata degli infermieri negli ospedali del nord…

E sono davvero tantissimi i camici verdi che hanno risposto, anche dalle nostre zone. Una scelta rispettabilissima e che fa onore ai nostri operatori, ma c’è da dire che anche nel 118 mancano infermieri e presto l’emergenza, lo dicono le previsioni, si sposterà al sud.

E’ di pochi giorni la decisione di far scattare tamponi per tutti i sanitari…

Certo, una scelta di ovvia sicurezza. Sono loro i più esposti. Le chiamate di sospetti covid si sprecano e i nostri straordinari medici e volontari partono con coraggio, professionalità e grande determinazione a bordo dei mezzi per prestare soccorso.

Nei giorni scorsi qualche polemica…

Ogni volta mi fa estremamente piacere ricordare il grande coraggio e dedizione, professionalità e preparazione serissima all’emergenza, non solo dei nostri medici ma anche dei nostri autisti e infermieri che sono in prima linea. Volontari che fanno capo ad associazioni ma che non lesinano sforzi e coraggio. Uno straordinario contributo che ci consente di essere sempre pronti a far fronte all'emergenza.