Era gremita la chiesa dell'Annunziata a Mercogliano per l'ultimo saluto ad Antonio Dello Russo, il 40enne morto dopo un inseguimento con i carabinieri a Monteforte Irpino. All'esterno della chiesa lo striscione degli amici “Verità per Antonio”, sui balconi di un palazzo un altro ricordo “Ci mancherà il tuo sorriso, ciao Anto”. Nella sua omelia Don Vitaliano Della Sala esordisce cosi: “La morte fa ammutolire, l'unica parola che vogliamo ascoltare è quella di Dio. Una parola mai di condanna anche se di fronte a queste morti improvvise e inspiegabili, la prima vittima è proprio Dio, con il senso di rabbia che ci assale. Ma poi capiamo che Dio è rinchiuso in quella bara, è negli ospedali accanto a chi soffre. Non è questo il tempo delle polemiche i giudici faranno il loro lavoro e noi in questi momenti dobbiamo solo riscoprire il senso di comunità e stare vicini alla famiglia”. In prima fila in chiesa i genitori, Pierino e Liliana, il fratello Giliberto. Accanto a loro tutta la comunità di Mercogliano. Carmine del bar di fronte la funicolare di Montevergine, uno dei posti che Antonio frequentava di più, lo ricorda come un pezzo di pane, sempre attento e scrupoloso con la figlia la piccola Noemi. "Siamo cresciuti insieme, lo strazio della famiglia è il mio strazio e di tutti quelli che lo conoscevano”
Mercogliano dice addio ad Antonio: "Vogliamo la verità"
Don Vitaliano nella sua omelia: Non è il tempo delle polemiche, i giudici faranno il loro lavoro"
Avellino.