Gli internati ad Ariano: "Privati della libertà, offrirono aiuto ai bisognosi"

La giornata della memoria. Ricordare per non dimenticare

Qui Ariano Irpino

Ariano Irpino.  

"Ricordare per non dimenticare." Ariano ricorda gli internati nel campo di rione martiri. Un'iniziativa ricca di spunti significativi quella che si è svolta nella scuola media statale Giulio Lusi in occasione della giornata della memoria. 

Presenti: il vescovo della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia Sergio Melillo, Marco De Prospo dirigente scolastico Giulio Lusi, Nicola Grasso presidente Rotary club Avellino est centenario, Arcangelo Zullo presidente Rotaract Avellino est, Sonia Bruno presidente Rotary club Avellino est, Francesco Faretra ex combattente di guerra, docenti e alunni classi III scuola media Lusi, Goffredo Covino presidente provinciale associazione nazionale combattenti e reduci Avellino, Tonino Alterio associazione amici del museo Ariano Irpino, Teresa Colamarco Rotary club Avellino centenario.

Un campo di internati simile ai lager tedeschi, facente parte dei quattro sorti in Campania nel 1940.

Filo spinato e baracche. Qui in quest’area meglio nota come le ex casette asismiche, sostituite negli anni scorsi da ciò che è presente oggi grazie all'intuizione del contratto di quartiere Martiri è stata ricordata la giornata della memoria. Una scelta non a caso in un luogo simbolo della storia dove ha sede proprio la scuola media Giulio Lusi.

Così lo storico Antonio Alterio: "Furono privati della loro libertà, ma ad Ariano Irpino, molti di loro riuscirono a dare un segno della loro partecipazione all'ambiente locale, offrendo aiuto e venendo incontro a chi aveva bisogno. Un dato positivo dunque. Sono riusciti a creare un rapporto vitale con l'ambiente in cui si trovavano."