Sma Campania: fanghi immessi in mare non trattati

Emersi numerosi episodi di corruzione

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Fanghi immessi in mare senza essere trattati attraverso il depuratore di Napoli Est. Per questo motivo c'è anche la contestazione di disastro ambientale nei confronti di alcuni degli indagati arrestati oggi da polizia e Guardia di finanza napoletane. Nel mirino la Sma, la società della Regione che si occupa di rifiuti e depurazione. Sono emersi numerosi episodi di corruzione, anche di appartenenti alle forze dell'ordine, oltre a gare d'appalto pilotate. La Procura aveva chiesto l'arresto dell'ex consigliere regionale Luciano Passariello, richiesta tuttavia non accolta dal gip. Tra i coinvolti nell'indagine ci sono Lorenzo Di Domenico, direttore generale pro tempore della Sma, arrestato e ora ai domiciliari,indagati per avere accettato la promessa di una tangente del 7% dell'importo. Tra gli arrestati, ai domiciliari, figura un ispettore di polizia del commissariato di Ponticelli, Vittorio Porcini. Domiciliari anche per Errico Foglia, direttore dell'impianto di depurazione di Acerra, l'ingegnere Giacomo Perna, responsabile della manutenzione Sma; il dirigente della Regione Campania Lucio Varriale e Agostino Chiatto. E c'è tanto denaro in contante suddiviso in pacchetti, che sta mettendo in difficolta' le operazioni di conteggio, è stata trovata nell'abitazione dell'imprenditore Salvatore Abbate.