Parte anche in Campania il registro delle protesi mammarie

Dopo una lunga gestazione finalmente un albo per la sicurezza delle pazienti

parte anche in campania il registro delle protesi mammarie

Ogni anno in Italia circa 42 mila persone ricevono protesi mammarie. Il 37% degli impianti ha finalità ricostruttiva – malattie oncologiche, post traumi o malformazioni congenite – ed il restante 63% è per ragioni estetiche. La ricostruzione mammaria è eseguita utilizzando protesi nell’80% dei casi.

Nel mondo, la mastoplastica additiva rappresenta circa il 16% di tutte le procedure di chirurgia plastica e si stima che circa 35 milioni di persone abbiano ricevuto tale prestazione chirurgica. Un fenomeno che ha indotto il Ministero della Salute a istituire un Registro Nazione di Impianti Protesici Mammari deputato a raccogliere i dati relativi a tutte le protesi mammarie impiantate in Italia.

Un registro che ha avuto una gestazione lunga e meditata. Fu previsto con Legge n. 86 del 2012, a seguito di alcuni problemi riscontrati con talune protesi contenenti silicone non conforme alla norma, ma il D.L. 179 del 2012 ne bloccò l’immediata istituzione essendo necessario un DPCM. Questo è stato concepito il 3 marzo 2017 e con Decreto del Ministero della Salute n. 207 del 19 ottobre 2022, vigente dal 2 febbraio 2023, è stato adottato finalmente il Regolamento recante la disciplina delle modalità di raccolta e conferimento dei dati nel registro nazionale allo scopo di garantire la sicurezza degli stessi.

Poiché le protesi mammarie - sia impiantate per ragioni estetiche che ricostruttive - sono comunque dispositivi medici regolamentati dal D.LGS 24.2.1997 n. 46 e dal Regolamento UE 745/2017, è stato previsto l’obbligo dal 2023 per professionisti e strutture sanitarie - pubbliche e private - di popolare il registro inserendo i dati di ogni protesi impiantata e di ogni intervento di rimozione effettuato.

Con il registro s’intende migliorare la sicurezza dei pazienti, tracciare le protesi e renderle sempre più biocompatibili orientando la ricerca. Entro 180 giorni dal 2 febbraio 2023, le Regioni e le P.A. dovranno comunicare al Ministero della Salute l’avvenuta istituzione dei Registri Regionali e Provinciali delle Protesi Mammarie.