Istituita dall’Onu nel 2005, la giornata Internazionale della solidarietà, ha l’obiettivo di sensibilizzare le persone sul tema e, al contempo, di stimolare azioni di sostegno e collaborazione nei confronti di chi vive situazioni di disagio. Lo scopo è quindi quello di promuovere uno slancio di generosità e apertura al prossimo che ogni individuo può operare.
Se cerchiamo la parola solidarietà in un dizionario, questa è la spiegazione: è un sentimento di fratellanza, di aiuto materiale e morale tra le persone di un gruppo, di una collettività.
Lo scopo di Yhri è insegnare ai giovani i diritti umani, in particolare la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle nazioni unite, e così, ispirarli a diventare sostenitori della tolleranza e della pace. Yhri è ora diventato un movimento mondiale, con centinaia di gruppi, club e filiali in tutto il mondo.
Il programma prevede l’istruzione sui diritti umani sia in aula che in contesti didattici non tradizionali. L’obiettivo è raggiungere persone provenienti da ambienti diversi, con materiale che spesso fa appello alle varie generazioni. Attraverso l’insegnamento dei diritti umani con tutti gli strumenti disponibili questo obiettivo è diventato quotidianamente raggiungibile: con conferenze, convegni, con l’hip-hop e balli di gruppo, questo messaggio si è diffuso in tutto il mondo.
I volontari di gioventù per i diritti umani da più di trent’anni si occupano di promuovere i 30 diritti dell’uomo così da creare maggiore consapevolezza, nei giovani, che saranno in futuro della società del domani, sul reciproco rispetto e tolleranza.
Tra questi il 22° diritto umano ci ricorda che: “Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.”
Il lavoro di gioventù per i diritti umani, continuerà soprattutto in vista anche dell’inizio del nuovo anno scolastico, in quanto, come scrisse l’umanitario L. Ron Hubbard: “I diritti umani devono essere resi una realtà, non un sogno idealistico.”
