Calenda torna in Campania con "I Mostri" della politica

A Napoli e Salerno la presentazione del libro: un j'accuse contro i vizi storici della sinistra

calenda torna in campania con i mostri della politica

Domani 23 Luglio, Carlo Calenda inaugurerà in Campania due appuntamenti per presentare il suo ultimo libro 'I Mostri', edito Feltrinelli. 
-Alle ore 17.30 a Salerno presso PARCO DEL MERCATELLO, Quartiere Europa. Previsto un punto stampa con i giornalisti alle ore 17.15 presso il gazebo appositamente allestito all'ingresso - Alle ore 21 a Napoli presso PALAZZO CARACCIOLO, Via Carbonara 112.

Il suo nuovo libro mutua il titolo dal capolavoro di Dino Risi  ed è  un j’accuse contro i vizi storici della politica italiana e della sinistra soprattutto, ma anche una critica radicale all’Europa, alle sue ipocrisie e debolezze. Il piano di azione anti-Covid19 della commissione Ue è arrivato tardi e solo quando ci si è resi conto che non era un problema italiano, scrive il leader di Azione. E la risposta, poi, è “quella sbagliata perché privilegia le soluzioni nazionali rispetto a quella comune. Tutti gli strumenti predisposti – Mes “sanitario”, Sure, Bei e persino il cosiddetto recovery fund proposto da Francia, Italia e Spagna – funzionano attraverso prestiti agli Stati. Il risultato sarà un’Europa ancora più divisa e squilibrata”.

La  sinistra italiana è incapace secondo Calenda di superare le sue storiche idiosincrasie. “La patria è di destra. L’idea di nazione è di destra. L’identità nazionale è di destra. L’interesse nazionale è di destra. I confini sono di destra. La cultura nazionale è di destra. In poche parole, tutto ciò che definisce (culturalmente, geograficamente e idealmente) una nazione sta nell’altro campo: quello della destra antidemocratica”, scrive Calenda nel libro, rimproverando ai democratici la fascinazione per una globalizzazione di cui non hanno capito i limiti, l’aver sposato per un certo e lungo tempo l’idea che la storia fosse finita, che il progresso da solo avrebbe fatto avanzare l’uomo. “L’Occidente è a pezzi perché ha dimenticato la radice umanistica del progresso”, dice Calenda . Secondo l'ex ministro  Carlo Calenda "mai come oggi l’Italia abbia di fronte a sé solo una via d’uscita. Una grande alleanza, popolari, liberaldemocratici e socialdemocratici, dal Pd a Forza Italia, come già accade in Europa, per resistere all’autunno della pandemia che rischia di travolgere il mondo del lavoro e la stessa democrazia. Quando cadrà il blocco dei licenziamenti, avremo un milione di licenziati, una situazione inedita nella storia d’Italia che non possiamo pensare di gestire con i veti dei 5 stelle e i cedimenti del Pd”.