Pd, il diktat di Schlein: solo in Campania vietate tessere di carta

Arriva la lettera da Roma ai segretari: per evitare scandali solo tesseramento on line

pd il diktat di schlein solo in campania vietate tessere di carta

 

La Campania è l’unica regione italiana in cui il Pd non potrà accettare iscrizioni con tessere cartacee nei circoli. È la nuova linea dettata dalla segreteria di Elly Schlein con l'obiettivo di impedire nuovi scandali legati ai tesseramenti. L’avviso ai circoli è firmato da Igor Taruffi, responsabile nazionale dell’organizzazione del Pd.

Una lettera inviata al segretario metropolitano Giuseppe Annunziata e al commissario regionale dem Antonio Misiani. Nel febbraio 2023 il tesseramento divenne un caso nazionale con numeri sospetti. Un metodo per assicurare trasparenza e democrazia.

Dunque solo in Campania il tesseramento, procrastinato fino al 31 gennaio, non si potrà fare cartaceo o nei circoli, ma solo dal pc e secondo le regole stringenti che il Pd si è dato. Con una sola carta di debito o credito o prepagata si potranno acquistare al massimo tre tessere. Inoltre non si potranno effettuare bonifici cumulativi. L'ordine è arrivato dopo l'ultimo scandalo che vede coinvolti due importanti ex esponenti del Pd in Campania, Nicola Oddati e Vincenzo Figliolia.

Ma al Nazareno l'idea di mettere un freno alle tessere cartacee risale già allo scorso febbraio, quando mille tessere vengono cassate a Napoli. Poi il caso Caserta, a Sessa Aurunca e Salerno. Senza dimenticare Avellino nel novembre 2021 la segreteria nazionale del Partito democratico sospese il tesseramento on line sulla piattaforma utilizzata ad Avellino dove in una notte furono state sottoscritte circa 6mila tessere.

Da qui la decisione del Nazareno di bloccare tutto. A costo di vedere i numeri notevolmente ridimensionati in una regione come la Campania dove, vale la pena ricordarlo,i rapporti tra la segreteria nazionale e il governatore Vincenzo De Luca non si possono certo efinire idilliaci.

Da quel che trapela un po' ovunque si registrano numeri esigui degli iscritti, a pochi giorni dalla scadenza dei termini fissati per il 31 gennaio, per evitare “colpi di reni” finali che potrebbero date adito a situazioni al limite della trasparenza, la segretaria Schlein dunque corre ai ripari. A Roma sembra che un pezzo del partito si sia mostrato molto soddisfatto per questa decisione. A Napoli e nelle segreterie della Campania molto meno.