Campania: sospeso il bando acqua. Il Tar chiede chiarezza

Accolto il ricorso del gestore uscente. La Regione dovrà rivedere il perimetro di gara

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Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Campania ha sospeso il bando di gara per l'affidamento della gestione della Grande Adduzione Primaria di Interesse Regionale (GAPIR), accogliendo il ricorso presentato da Acqua Campania S.p.A., società del Gruppo Italgas e gestore uscente del servizio.

Il bando, del valore stimato in quasi 5 miliardi di euro per una durata trentennale, mirava alla selezione di un socio privato operativo di minoranza per la società mista pubblico-privata GRIC S.p.A., destinata a gestire il sistema acquedottistico.

 Le Motivazioni del TAR: Mancanza di Chiarezza Remunerativa

L'Ordinanza cautelare, pubblicata in data 9 dicembre 2025, ha ritenuto fondate le criticità sollevate dal ricorrente, in particolare riguardo all'incertezza della remunerazione prevista per il socio operativo di minoranza.

Secondo il Tribunale, la documentazione di gara non assicurerebbe ai concorrenti un quadro economico-finanziario sufficientemente chiaro e verificabile per la formulazione di offerte sostenibili. I giudici hanno sottolineato come la mancanza di una determinazione esplicita e certa dei margini di remuneratività comprometta l'equilibrio complessivo dell'operazione, minando la possibilità di una competizione effettiva e non meramente formale.

Il TAR ha quindi riconosciuto come meritevole di tutela l'interesse del gestore uscente a partecipare alla nuova procedura "sulla scorta della formulazione di un’offerta fondata su una consapevole rappresentazione degli elementi di remunerazione del socio operativo di minoranza."

La Procedura Sospesa e la Ripartenza "a Norma ARERA"

La decisione del TAR congela l'intera procedura di gara, la cui scadenza per la presentazione delle offerte era fissata per il 13 febbraio 2026, in attesa della decisione di merito, con udienza già fissata per l'11 marzo 2026.

Questa sospensione procedurale spinge la Regione Campania verso una sostanziale revisione della lex specialis. Gli osservatori evidenziano che la ripartenza del processo dovrà avvenire all'interno del nuovo perimetro regolatorio tracciato da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).

Pochi mesi fa, ARERA ha approvato con la delibera 347/2025/R/idr lo schema tipo di bando di gara per l’affidamento del Servizio Idrico Integrato. Tale schema, destinato a diventare riferimento vincolante per tutte le procedure avviate dal 1° gennaio 2026, impone l'esplicitazione ex ante delle informazioni economiche e tecniche (dal perimetro gestionale al quadro degli investimenti) e vincola la gara a un impianto di coerenza economico-tariffaria compatibile con il metodo tariffario ARERA vigente.

La prossima stesura del bando regionale, pertanto, sarà obbligata a conformarsi a questo standard nazionale, dettagliando i parametri economici e la sostenibilità dell'operazione per evitare nuove contestazioni.