Accusato di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni: scarcerato

Stamane la sentenza del tribunale collegiale di Santa Maria Capua Vetere

accusato di violenza sessuale maltrattamenti in famiglia e lesioni scarcerato

Tra le accuse mosse dalla donna anche quella di essere stata minacciata ed aggredita dal giovane affinché si convertisse all'Islam e cucinasse piatti tipici della religione mussulmana...

Santa Maria Capua Vetere.  

Era accusato di reati gravissimi commessi ai danni della sua ex compagna, tunisino di trent'anni, da tempo residente ad Avellino, è stato questa mattina scarcerato a seguito della sentenza emessa nei suoi confronti dal tribunale collegiale di Santa Maria Capua Vetere.

Il nord africano era accusato, in particolare, di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali commesse ai danni di una donna italiana, cinquantaquattrenne, con la quale aveva intrapreso una relazione sentimentale a partire dal mese di Novembre 2021.

I due si erano conosciuti per puro caso, e dopo poco avevano intrapreso una relazione amorosa, tanto che il trentenne si era trasferito a casa della donna in Santa Maria a Vico in provincia di Caserta. 

Dopo poco, sia per la differenza di età sia per la forte gelosia della donna, erano iniziati i primi problemi di convivenza.

Per ben tre volte la cinquantaquattrenne si era recata dai carabinieri per denunciare i maltrattamenti subiti in casa nonchè le continue aggressioni fisiche e, sinanche, due episodi di violenza sessuale, tanto che il giovane tunisino in data 7 Giugno 2023 veniva raggiunto da una Ordinanza cautelare e rinchiuso nel Carcere di Secondigliano.

Tra le accuse mosse dalla donna anche quella di essere stata minacciata ed aggredita dal giovane affinché si convertisse all'Islam e cucinasse piatti tipici della religione mussulmana. 

Questa mattina, dinanzi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, si è concluso il processo di primo grado, a seguito della celebrazione del rito ordinario.

L'uomo difeso dall'avvocato avellinese Rolando Iorio, è stato mandato assolto sia per il reato di maltrattamenti in famiglia sia per quello di lesioni personali.

Riconosciuto invece il caso di minore gravità per le due violenze sessuali commesse. Il tunisino è stato quindi condannato alla pena di anni 2 e mesi 6 di reclusione. Pena nettamente inferiore a quella richiesta in aula dal pubblico ministero il quale aveva invocato una condanna a pena ben più severa: Anni 6 e Mesi 2 di reclusione.

Accolta anche la richiesta avanzata dall'avvocato Iorio di immediata scarcerazione del suo assistito che, quindi, già nel primo pomeriggio di oggi ha lasciato il darcere di Secondigliano dove era rinchiuso dal mese di Giugno. Per lui soltanto un divieto di avvicinamento alla cinquantaquattrenne con la quale aveva avuto la tormentata relazione.