Follia allo stadio di Caserta: interviene il deputato Borrelli

Tutti i facinorosi protagonisti di questa guerriglia dovranno essere identificati e denunciati

follia allo stadio di caserta interviene il deputato borrelli

Serve una vera azione di forza e misure più drastiche per contrastare la violenza negli stadi e ritornare ai valori effettivi dello sport...

Caserta.  

Follia allo stadio di Caserta: fumogeni e scontri tra casertani e foggiani. Partita sospesa ed un tifoso di casa ferito. Borrelli: “Scene di pura vergogna a cui assistiamo da decenni. Si ha paura di intervenire perché è lo sport nazionalpopolare per eccellenza? Così però non è più un gioco ma una barbarie.”

Ancora una volta il calcio ed il tifo (se così si può ancora chiamare in certi casi) si sono trasformati in follia. Infatti si sono vissuti attimi di tensione e di terrore allo stadio “Alberto Pinto” di Caserta nell'intervallo della gara tra Casertana e Foggia tanto che il direttore di gara è stato costretto a sospendere la partita che però poi è ripresa.

Le due tifoserie sono venute a contatto dopo l'abbattimento del cancello che divide la curva occupata dai supporter rossoneri e i distinti dei casertani mentre qualche minuto prima c'era stato un reciproco lancio di fumogeni.

Poi è scattato il contrattacco dei tifosi pugliesi che hanno divelto il cancello e fatto irruzione sulla pista d'atletica, ingaggiando una guerriglia con gli avversari. Un ultrà casertano è stato colpito a sprangate e ferito da un gruppo di foggiani. Decisivo stato l’intervento delle forze dell'ordine, che in tenuta antisommossa si erano posizionate in prossimità della zona occupata dai tifosi locali e ospiti per sedare gli animi e ripristinare l'ordine pubblico.

“Tutti i facinorosi protagonisti di questa assurda guerriglia - commenta il deputato dell’alleanza Verdi-sinistra Francesco Emilio Borrelli- dovranno essere identificati e denunciati. Questa è però una scena a cui abbiamo assistito già numerose volte, da decenni. 

Nulla cambia, tutto resto uguale perché uguale è l’atteggiamento delle Istituzioni. Sembra che si abbia paura di mettere mano e modificare i codici e le aspettative del gioco nazionalpopolare per eccellenza. Appunto, è un gioco, uno sport, e non può essere contaminato da violenze e barbarie. Serve una vera azione di forza e misure più drastiche per contrastare la violenza negli stadi e ritornare ai valori effettivi dello sport.”