Bonaccini (Pd): "Autonomia differenziata? Sì, ma senza materie divisive"

Il candidato alla segreteria : "Con residui fiscali si parla di secessione, non di autonomia"

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Caserta.  

"La mia posizione sull'autonomia e' diventata poi la posizione del Pd. Dire no all'autonomia differenziata, da un punto di vista ideologico, e' un errore perche' e' un regalo agli avversari che avrebbero i numeri per votarsela e approvare".

Cosi' il candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini, a Caserta, prima tappa del suo tour in Campania. "Invece la posizione che abbiamo assunto tutti insieme - continua - e' quella che se ne puo' parlare solo a determinate condizioni, che non sono quelle in questo momento contenute dalla proposta di Governo, che sta mettendo in difficolta' il Governo stesso perche' la bozza della Lega mi pare non sia condivisa ne' da Fratelli d'Italia, ne' da Forza Italia. Venga tolto da mezzo il tema dei residui fiscali, perche' allora parleremmo di secessione, non di autonomia. Bisogna togliere materie divisive come scuola o sanita', immaginare 20 pubbliche istruzioni diverse in 20 regioni diverse e' una roba che fa ridere solo a dirla. Bisogna che, come abbiamo chiesto - precisa - ci sia da un lato una legge quadro approvata dal Parlamento affinche' tutti si sentano trattati allo stesso modo, e soprattutto questa definizione dei livelli essenziali di prestazione che significa dare certezza alle regioni che non c'e' qualcuno che prende per togliere a qualcun altro. Ho sempre detto che non mi interessava avere un euro in piu' di prima - conclude - ma che l'autonomia metta in campo due cose: la prima e' la programmazione delle risorse che arrivano per poter avere una certezza di quello che va fatto rispetto a cio' che si ha in mente, la seconda e' ridurre la burocrazia, servirebbe semplificare la vita a milioni di italiani, questo sarebbe davvero efficace".