Inaugurata la scuola per lo sviluppo sostenibile

Sono oltre 80 gli iscritti per le Regioni e le Province autonome

inaugurata la scuola per lo sviluppo sostenibile

Sono oltre 80 gli iscritti alla Scuola per lo sviluppo sostenibile per le Regioni e le Province autonome che partira' l'8 gennaio 2021, organizzata dall'ASviS in collaborazione con il Centro interregionale di studi e documentazione (CINSEDO), la, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, insieme alla Rete delle Universita' per lo sviluppo Sostenibile (RUS), la Scuola Nazionale di amministrazione (SNA) e con il contributo di TERNA, della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e dell'Eni.

La scuola, inaugurata oggi con una lezione magistrale del portavoce dell'ASviS Enrico Giovannini, fornisce una formazione di alto profilo sui temi della sostenibilita' economica, sociale e ambientale, con particolare attenzione all'attuazione dell'Agenda 2030 attraverso le politiche di competenza delle Regioni e delle Province autonome.Il percorso formativo si rivolge a dirigenti e funzionari delle Regioni e delle Province autonome per approfondire le tematiche legate allo sviluppo sostenibile, con l'obiettivo di accrescere il livello di consapevolezza, impegno, responsabilita' e leadership degli enti territoriali nell'attuare l'Agenda 2030, in piena sinergia con le politiche nazionali ed europee. In particolare, la scuola fornisce le conoscenze per definire obiettivi, strumenti, priorita' e azioni necessarie al fine di garantire l'uso uniforme degli strumenti di programmazione e attuazione territoriale con la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e i nuovi strumenti finanziari dell'Unione europea."L'iniziativa e' fondamentale per superare le inefficienze e i colli di bottiglia amministrativi e burocratici per costruire un nuovo paradigma delle politiche pubbliche e dell'amministrazione nel suo insieme", ha commentato Gianni Lampis, assessore alla Difesa dell'Ambiente della Regione Sardegna e coordinatore della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni e Province autonome."La declinazione di questo paradigma non puo' che essere l'Agenda 2030. Sono soddisfatto dell'iniziativa e della risposta puntuale che e' arrivata oggi da ogni Regione con piu' di 80 partecipanti alla Scuola. Spero che sia un momento di crescita e approfondimento utile anche in vista dell'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ed il ruolo delle Regioni sara' fondamentale proprio per mettere a terra le progettualita' condivise con tutte le amministrazioni centrali per il rilancio del Paese".

"La creazione di un percorso di formazione per chi sara' chiamato a prendere decisioni a livello territoriale e' in linea con la missione dell'ASviS e con il processo di territorializzazione dell'Agenda 2030 auspicato dall'Onu e dalla Commissione europea", evidenzia il portavoce dell'ASviS Enrico Giovannini. "Questa iniziativa vuole generare un cambiamento culturale profondo, che ponga la sostenibilita' al centro della programmazione a livello territoriale, stimolando riflessioni sul tipo di Paese che vogliamo costruire. L'ASviS, anche attraverso il Rapporto sui Territori pubblicato in questi giorni, intende contribuire a questo processo di trasformazione, fornendo ai decisori gli strumenti per scegliere come costruire un futuro piu' resiliente e sostenibile".

Le lezioni si svolgeranno con un approccio ibrido, alternando momenti di formazione asincrona (e-learning e documenti a disposizione dei discenti) a momenti di formazione sincrona (14 webinar) a partire dall'8 gennaio.

(ITALPRESS).