Italia rossa, il Governo ha deciso: ecco il decreto di Natale

Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute

italia rossa il governo ha deciso ecco il decreto di natale

La decisione del Governo in vista delle imminenti festività natalizie

Una zona rossa nazionale dal 21 dicembre al 6 gennaio, saranno evitati gli spostamenti tra regioni nei giorni festivi e pre-festivi: il 23, 25, 26, 27, 31 dicembre, 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio.

Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessita' e salute. Possiamo ricevere fino a 2 persone non conviventi dalle 5 alle 22. E' una misura pensata per consentire un minimo di socialita.  E' la decisione annunciata dal premier Giuseppe Conte in conferenza stampa.

L'intero territorio nazionale sarà zona arancione invece il 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio. Ci si sposterà all'interno del proprio comune di residenza senza giustificare il motivo. Rimangono chiusi bar e ristoranti eccezione fatta per l'asporto, i negozi resteranno aperti fino alle 21".

Restano aperti i servizi essenziali, supermercati, alimentari, farmacie e parafarmacie, tabacchi, edicole. Tutti gli esercizi commerciali che vendono beni di prima necessità. Resta in vigore il coprifuoco notturno dalle 22 alle 5 di mattina, allungato il giorno di capodanno alle 7. Lo sport e l'attività motoria sono consentiti in forma individuale e vicino casa.

Durante il periodo delle festività, ma solo nei giorni feriali, ci sarà anche la possibilità, per chi abita in un piccolo Comune sotto i 5mila abitanti, di spostarsi entro un raggio di 30 chilometri, ma senza recarsi però nei capoluoghi di Regione. 

Su questo aspetto però De Luca ha chiarito: "Noi in Campania seguiremo la nostra linea, ovvero massimo rigore per aprire tutti ma per sempre. La nostra ordinanza vieterà la mobilità tra comuni sotto i 5mila abitanti. E soprattutto controlleremo chi arriverà in treno dal nord."

"Siamo al fianco delle attivita' economiche, abbiamo sospeso i contributi e tributi per chi ha registrato perdite. Ci saranno misure restrittive ed aiuti economici con meccanismi veloci. Chi subisce danni - ha garantito Conte - deve essere subito ristorato, decreto legge che dispone un ristoro di 645 milioni". E poi il premier ha aggiunto - i morti resteranno una ferita aperta per tutti gli anni a venire. L'alto numero dei decessi e' determinato da tanti fattori, abbiamo una popolazione molto anziana, dipende dalle abitudini di vita. Dipende da una serie di fattori". 

Per quanto riguarda le scuole, Conte ha detto: "A questo governo sta a cuore la piena ripresa delle attivita' in presenza per tutto il comparto scolastico. Anche per gli alunni di eta' piu' grande vogliamo dare l'interazione in presenza, abbiamo programmato un recupero della didattica in presenza a partire dal 7 gennaio. E per fare questo stiamo lavorando tantissimo. Prima i ministri interessati mi hanno informato che i tavoli presso le prefetture stanno funzionando bene, si stanno avvantaggiando molto per creare sinergie tra comporti diversi; e' difficile integrare trasporti con gli orari, differenziare gli orari a livello nazionale e' impossibile. Ecco perche' stiamo cercando di farlo a livello territoriale. Tutte le autorita' stanno partecipando a questi tavoli, questo ci da' fiducia di ripartire con le lezioni in presenza evitando afflussi che possono determinare criticita'. Rimaniamo sicuri che la scuola non sia focolaio, ma tutto quello che ruota attorno va disciplinato in maniera flessibile per territorio".