Conte:"Uccisione Moro e Impastato, ferita nella nostra storia"

"9 maggio 1978, Quel giorno l'Italia e' stata privata di due grandi personalità"

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"Il 9 maggio 1978 si e' aperta una ferita nella nostra storia. Quel giorno l'Italia e' stata privata di due grandi personalita', che ancora oggi - a distanza di oltre quarant'anni - continuano a parlarci dei loro progetti di vita, delle loro idee, del loro impegno politico, della loro passione civile". Lo ha detto, su Facebook, l'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, ricordando l'uccisione di Aldo Moro e quella di Peppino Impastato, avvenute lo stesso giorno, il 9 maggio 1978.
"A Roma, in via Caetani - si legge ancora nel post - fu ritrovato il corpo esanime di Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse. Gli insegnamenti e l'esperienza di vita di Aldo Moro - sottolinea Conte - ci restituiscono il senso profondo delle istituzioni, il rispetto costante dei valori democratici, il significato rinnovato della laicita', l'intuizione della politica come pratica che supera i conflitti attraverso il dialogo incessante, la convinzione che governare 'significa fare tante singole cose importanti ed attese, ma nel profondo vuol dire promuovere una condizione umana'. E qualche ora prima, a Cinisi, presso i binari della ferrovia, venne ritrovato il corpo senza vita di Peppino Impastato, ucciso su mandato del boss Gaetano Badalamenti, ma imbottito di tritolo, a voler simulare un maldestro tentativo di azione terroristica o anche un suicidio".

"La vita di Peppino Impastato - conclude l'ex Premier su Facebook - e' una storia di coraggio e di ribellione: una sfida aperta, lucida e provocatoria, contro la mentalita' mafiosa, che, attraverso i ricatti, priva della dignita', fiacca la mente, uccide i sogni e le speranze prima di sopprimere le vite. La nostra comunita' nazionale esibisce, a volte, debolezze. Inciampa per alcune fragilita' che stentiamo a superare. Ma la nostra forza e' che la stragrande maggioranza degli italiani si riconosce in questi esempi di vita, apprezza questi progetti, queste anime che continuano a nutrire il nostro senso civico, il nostro impegno politico e sociale. Ci predispongono a una nuova primavera d'Italia".
(ITALPRESS).