"E' stata una settimana difficile e non bella guardando i risultati: la delusione di Siviglia, poi la sconfitta di Empoli. Ora bisogna rialzarci". Massimiliano Allegri prova ancora una volta a scuotere la Juve. Fuori dall'Europa League, lunedì i bianconeri sono scivolati dal secondo al settimo posto dopo il -10 per la questione plusvalenze e la debacle del Castellani ha quasi tolto del tutto le speranze di Champions. "Mancano due partite alla fine della stagione, giocheremo contro il Milan in uno stadio pieno - continua il tecnico alla vigilia della sfida contro i rossoneri - Dobbiamo pensare a consolidare la classifica, quella che sul campo ci vede con 69 punti e quella che ci dà ancora qualche speranza di andare in Europa. Farlo con dieci punti di penalizzazione sarebbe straordinario. Ma conta il presente e il presente è domani, il finale di stagione dipende da domani. Poi prepareremo la gara di Udine che chiuderà una stagione difficile, con molti alti e bassi e di cui fare tesoro".
Allegri non cerca alibi ma "giocare in queste condizioni non è stato facile a livello psicologico e ai ragazzi non posso dire niente, abbiamo avuto anche tanti infortuni, muscolari ma soprattutto traumatici, eppure sul campo abbiamo una classifica migliore rispetto all'anno scorso. La Juve ha un'ottima base per l'anno prossimo". E a proposito di futuro, nei rapporti con la proprietà "non è cambiato niente, quando mancano i risultati tutti ci facciamo delle domande. Ho parlato con la proprietà 4 giorni fa, Elkann ha voluto farsi sentire vicino come sempre, per farci capire che niente è perduto. Sono state parole di sostegno che potranno solo farci bene".
Per quanto riguarda invece la sua posizione, "ho altri due anni di contratto e mi impegnerò fino alla fine perchè la Juve l'anno prossimo torni a competere per il campionato. La stagione prossima la decideremo il 5 giugno, dovremo pianificare tutta una serie di cose, ma da questa stagione ne usciremo fortificati". Il tecnico, poi, sulla questione Giuntoli e i presunti dissidi col club su quello che potrebbe essere il nuovo ds, precisa: "Con la società siamo in linea su tutto. E' la società che deve fare le scelte, dal direttore sportivo al magazziniere e sono cose su cui non ho mai messo bocca nè veti. Sono l'allenatore, sono sempre stato abbastanza aziendalista. Con le persone che vengono messe a disposizione dalla società ci collaboro, ci lavoro, i risultati vanno portati per la Juve". (Italpress)