Il Secret Service sta indagando sul post di Elon Musk su X, poi rimosso, che si chiedeva, dopo il nuovo attentato a Trump, perchè "nessuno sta cercando di assassinare Biden o Harris". Lo rivela Bloomberg secondo cui il secret service sta cercando di determinare se una persona rappresenta una minaccia imminente per uno dei suoi protetti. Minacciare il presidente o il vicepresidente Usa è un reato che può comportare una multa o fino a cinque anni di prigione. Secondo Nate Herring, portavoce del Secret Service, "come prassi, non commentiamo tali questioni ma possiamo dire che indaghiamo su tutte le minacce relative ai nostri protetti".
Intanto, è show dell'ex presidente Donald Trump, in due eventi filo-Israele, uno dei quali organizzato da un gruppo americana di sostegno al partito Likud di Benjamin Netanyahu, Israeli-American Council. Trump ha accusato la sua rivale Kamala Harris di essere anti-israeliana più "di Barack Hussein Obama".
Trump ha accusato gli ebrei americani di non amare Israele, sostenendo che i cristiani amano lo Stato ebraico di più, e ha criticato quegli ebrei Usa che non si allineano alle sue politiche. Rivolgendosi a Miriam Adelson, la grande finanziatrice dell'evento, Trump ha detto: "Devi sconfiggere Kamala Harris più di qualsiasi altra persona sulla Terra. Israele, credo, deve sconfiggerla. Non l'ho mai detto prima," ha dichiarato Trump.
"Sto pensando, Miriam, più di qualsiasi altra persona sulla Terra, Israele deve sconfiggerla. Credo davvero che sia un disastro per Israele, e tu sai perché, e hai sentito le sue dichiarazioni". Trump ha lodato la "lobby" ebraica, affermando che i democratici vogliono "togliere potere di lobby ai gruppi pro-Israele". Ha poi attaccato l'accademia, affermando che nei campus universitari è sempre più diffuso l'antisemitismo. "È difficile da credere - ha detto Trump sull'antisemitismo nei campus - eppure, nonostante abbia assistito a questa esplosione di antisemitismo, Kamala Harris non ha fatto assolutamente nulla. Non ha mosso un dito per proteggerti o proteggere i tuoi figli o anche solo proteggerti con parole".
Questo nonostante Harris e suo marito ebreo, Doug Emhoff, siano stati entrambi esplicitamente critici nei confronti dell'aumento dell'antisemitismo interno, nei campus universitari e altrove.
"Lo dico sempre: qualsiasi ebreo che voti per lei - soprattutto ora, per lei e il Partito democratico - dovrebbe farsi esaminare la testa. Trovo semplicemente così difficile da credere. In parte è abitudine, immagino".