Il conflitto tra Ucraina e Russia arriva al giorno 1.402 senza segnali di tregua sul campo, mentre sul piano diplomatico si moltiplicano i contatti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato l’esistenza di una trattativa in corso con gli Stati Uniti, definendo “ottimo” il confronto con gli emissari americani Steve Witkoff e Jared Kushner. “Lavoriamo 24 ore su 24”, ha dichiarato, lasciando intendere un’accelerazione sul fronte negoziale. Zelensky ha reso noto che sul tavolo c’è una proposta di pace articolata in 20 punti, discussa con Washington e ora al vaglio del Cremlino. Kiev, però, ribadisce una linea rossa chiara: nessuna cessione del Donbass. Restano forti perplessità anche sull’ipotesi di una gestione congiunta russo-statunitense della centrale nucleare di Zaporizhzhia Nuclear Power Plant, tema delicatissimo sia dal punto di vista energetico sia da quello della sicurezza internazionale.
Il messaggio di Putin e il silenzio al Parlamento
Sul piano politico, Vladimir Putin ha inviato gli auguri di Natale al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. Dal Cremlino è arrivata anche la conferma che quest’anno Putin non terrà il tradizionale discorso al Parlamento, una scelta letta da alcuni osservatori come segnale di prudenza in una fase ancora fluida dei rapporti internazionali.
Notte di droni sulla Russia
Intanto la guerra continua sul terreno. Il ministero della Difesa russo ha annunciato che nella notte sono stati intercettati e distrutti 77 droni ucraini. Secondo Mosca, 34 velivoli senza pilota sono stati abbattuti nella regione di Volgograd, 23 in quella di Rostov, mentre altri sono stati neutralizzati tra Kaluga, Crimea, Mosca, Belgorod, Voronezh e sulle acque del Mar Nero e del Mar d’Azov. Un bilancio che testimonia l’intensità delle operazioni aeree a lungo raggio. Il quadro che emerge è quello di una guerra che resta altamente attiva, mentre la diplomazia tenta di recuperare spazio. Le aperture sui negoziati convivono con una realtà fatta di droni, difese aeree e fronti ancora instabili. Il prossimo passo, osservano gli analisti, sarà capire se i contatti tra Kiev, Washington e Mosca potranno tradursi in un processo credibile o resteranno schiacciati dal peso della guerra sul campo.
