Una sedia vuota per chi non c’è più a causa del Covid e poi il silenzio

Somma Vesuviana ha ricordato tutte le persone che hanno perso la vita e lo ha fatto con l’arte

una sedia vuota per chi non c e piu a causa del covid e poi il silenzio

Ciro Seraponte: "La sedia vuota sul palco perché il Covid ha tolto amici, persone care, conoscenti"

Somma Vesuviana.  

“Una sedia vuota perché il Covid ci ha tolto tanti amici, tante persone care e noi siamo stati impotenti. La sedia vuota rappresenta la continuità del rapporto di amicizia, di affetto sia musicale che amicale con Peppe Castaldo, il nostro bassista ma quella rappresenta tutte le scomparse a causa del Covid.

Avremmo voluto ricordarli uno ad uno, citando i loro nomi ma dal comune hanno spiegato che per le norme sulla privacy non era possibile ed allora abbiamo voluto abbracciare tutti loro, dedicando una serata magica con canzoni degli anni 60 – 70 – 80 e classiche napoletane sperando che abbiamo fatto una cosa gradita soprattutto ai familiari delle vittime del Covid. Sono sicuro che loro ci hanno assistito, aiutato nel portare avanti senza troppe sofferenze questa magica serata. Un grazie al sindaco, Salvatore Di Sarno, all’assessore alla cultura, Rosalinda Perna e al presidente del consiglio comunale, Giuseppe Sommese, ma un grazie anche all’ufficio stampa che con costanza promuove tutte le iniziative culturali di Somma Vesuviana”.

Lo ha affermato Ciro Seraponte, Presidente dell’associazione musicale “Antonio Seraponte” dedicata al maestro, scomparso anni fa e che ha impegnato tutta la sua vita nella formazione musicale, culturale e morale dei giovani. E grazie all’associazione è nato anche un bellissimo progetto che con il coinvolgimento delle scuole sta ridando linfa alla costruzione della banda musicale.

Dunque Somma Vesuviana ha voluto ricordare tutte le vittime del Covid e lo ha fatto con la cultura. Una splendida serata piena di cultura con duplice evento culturale.

La prima parte dedicata a “Summa Vesuvius”, mostra di Arti Visive e Figurative a cura di Maria Vitolo, narrazione del rapporto del territorio con il suo vulcano, da parte di artisti non sommesi ma provenienti dal nord Italia, dunque il racconto con gli occhi di chi osserva dall’esterno. La mostra è in esposizione presso la sala del cenacolo del complesso monumentale di Santa Maria del Pozzo fino a sabato 2 di Ottobre con opere di artisti importanti come: Mackici Otsuka, Maurizio Gabbana, Matteo Bosi, Omar Galliani, Massimiliano Galliani, Franco Mulas.

La seconda parte della serata è stata tutta dedicata a “Insieme per la Ripresa” con l’associazione “Antonio Seraponte” in ricordo di quelle vite spezzate dal Covid.

“Da una parte la testimonianza di come Somma abbia voluto ricordare tutti attraverso l’arte perché la vita di tutti è un dono e il dolore è di tutti come l’arte è per tutti – ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana - dall’altra la testimonianza della presenza di eventi originali e di qualità nel nostro pase”.

Il ricordo di chi  non c’è più ma anche la testimonianza di chi oggi c’è ed il tutto attraverso l’arte tutta: figurativa da una parte e dell’ascolto dall’altra. In un'unica sera due eventi davvero coinvolgenti tra pitture del ‘700!

“Non possiamo pensare senza l’arte, vivere il quotidiano senza l’arte – ha dichiarato Rosalinda Perna, assessore alla cultura del comune di Somma Vesuviana -  e soprattutto in questa epoca in cui i ragazzi hanno la necessità di capire, di conoscere e di imparare ma anche di ricordare e vivere il territorio”.