Tregua nel Pd, De Luca accusa: il partito a Napoli è il nulla

Il governatore attacca il comune di Napoli e lancia bordate ai Cinque Stelle: squadrismo

Napoli.  

di Pierluigi Melillo

La parola d'ordine è: tregua. Non è l'ora della resa dei conti nel Pd dopo la disfatta elettorale. Ma il governatore De Luca è caustico: “Il Pd a Napoli è il nulla”, sentenzia nel suo intervento ai lavori della direzione regionale. Eppure la segretaria regionale Assunta Tartaglione, che resta tra “color che son sospesi” (si è dimessa o no?), gli propone un patto di fine legislatura per individuare “alcuni obiettivi che nei prossimi due anni devono essere raggiunti”. De Luca il Pd di Napoli non riesce davvero a digerirlo. “A Napoli - accusa il governatore - abbiamo il più grande disastro amministrativo d'Italia, abbiamo un sindaco che si presenta dicendo "Dobbiamo derenzizzare la città di Napolì", non c'è più agibilità democratica, e il Pd zitto”. Ma De Luca ce l'ha con i democratici napoletani anche per come hanno condotto la campagna elettorale: “Nessuno mi ha chiamato dal partito per fare una iniziativa nei circoli”. Il governatore salva solo in parte la Tartaglione perché guardando avanti dice: “E' necessaria una discontinuità nel gruppo dirigente anche regionale, un nuovo organismo che accompagni la segretaria fino al congresso”. Tuttavia, il chiodo fisso dell'ex sindaco di Salerno resta la conquista del comune di Napoli. E ricorda che “la Regione ha salvato la città di Napoli, che senza la Regione sarebbe affondata” e, riferendosi al sindaco Luigi de Magistris, ha aggiunto: “C'è un problema di dignità, se uno offende il segretario del partito per me quello non può diventare un interlocutore. Cominciamo a recuperare la nostra dignità”. Per giunta, ha sottolineato De Luca “si regalano ai centro sociali luoghi pubblici per i quali il Comune paga la corrente e che diventano basi logistiche per spedizioni di aggressione. A Napoli non c'è più agibilità democratica, ve ne siete accorti? Non si può fare un'iniziativa pubblica senza aggressioni, e il Pd zitto”. "Recuperiamo i voti dei nostri scappati via, poi cominciamo a lavorare sui punti di contraddizione dei Cinque Stelle senza atteggiamenti rancorosi o astiosi, ma con un linguaggio di verità. E del linguaggio di verità fa parte anche la descrizione di un Movimento 5 Stelle dentro al quale ci sono fenomeni di squadrismo", ha aggiunto De Luca. "Assediare le persone, impedire la vita di un'istituzione si chiama squadrismo - ha aggiunto De Luca - e in Campania siamo stati bravi, abbiamo regalato la questione morale ai Cinque Stelle. Bastava approvare a livello parlamentare la legge regionale che abbiamo approvato noi, bellissima, con un solo articolo: tutti i consiglieri possono rinunciare in tutto o in parte al proprio stipendio. Nessuno dei Cinque Stelle ha rinunciato. Possibile che ci facciamo chiudere per 3 anni su questa imbecillità dei vitalizi che non esistono più? E' sconvolgente".