Avellino, mancano i fondi. Salta Clementino?

In mattinata la riunione di giunta

Avellino.  

 

di Simonetta Ieppariello

Un vero e proprio dramma l'allestimento del Ferragosto ad Avellino  per l'amministrazione pentastellata. Prima il caos in consiglio per la votazione, poi la polemica con i consiglieri di minoranza e manifesti della vergogna. E poi ancora l'invito del sindaco a contribuire con donazioni alla realizzazione dell'evento. Inoltre, la stessa data dell'atteso concertone sarebbe slittata dal 18 al 26 agosto a causa del lutto nazionale per il dramma del crollo del ponte di Genova avrebbe ulteriormente  complicato le cose. Ma, nei fatti, sarebbero stati di pochi euro i contributi raccolti. Risultato? Il concerto rischia di saltare. Da Palazzo di Città si avanzano nuove ipotesi. Secondo le indiscrezioni circolate ieri, a seguito della mancata riunione di giunta, il rapper avellinese non sarebbe più disponibile ad esibirsi il 26 agosto, inoltre mancano i fondi. Il ferragosto partecipato lanciato su Facebook dal sindaco Vincenzo Ciampi è stato un flop. Soli 150 euro racimolati che non consentono di realizzare nei fatti nulla. Si punta quindi ad un'unica iniziativa da svolgersi lungo il Corso con la partecipazione di artisti locali e le casette del food. Questa mattina il nodo sarà sciolto definitivamente, la giunta, infatti, dovrebbe riunirsi e decidere sul da farsi. Poi nel pomeriggio la conferenza stampa di Aca per rispondere alle polemiche sollevate dalle altre associazioni e fare finalmente il punto sul Ferragosto avellinese. Ma la kermesse sembra davvero essere diventata terreno di scontro tra fazioni politiche, maggioranza e opposizione. Ma sull'amministrazione ora pende una nuova grana e polemica. Si parla del ponte della Ferriera e della richiesta del primo cittadino a ordini e professionisti di collaborare gratuitamente alle verifiche della storica struttura. 

Nel suo lungo post su Facebook, Ciampi annota: 

«Abbiamo chiesto agli ordini professionali collaborazione per un eventuale restauro conservativo di un ponte storico della città. Ma siamo alle solite. Siamo arrivati al procurato allarme. Qui qualcuno si diverte a creare allarme. Se ne assuma le responsabilità. Noi siamo amministratori e purtroppo a molti non va bene. E arriva a una distorsione della realtà a fini politici». Insomma, si profilano nuovi giorni di polemiche a Palazzo di Città, mentre cittadini e commercianti sono su tutte le furie per l'assenza, ad oggi, di una kermesse che richiami visitatori in città.