Il parroco si difende: basta veleni e pettegolezzi su di me

Mercogliano. Ancora veleni sui parroci irpini. Ma il prete spiega chiaramente ai fedeli la verità

Mercogliano.  

di Simonetta Ieppariello

Gossip e accuse preti nella bufera ad Avellino. Prima il caso del prete corvo che avrebbe diffamato con tanto di volantini 13 prelati della curia, poi l’allontamento dello stesso per aver inviato sms avances a uomini sposati. Ora il caso di don Florin Cipca a Mercogliano, che dall’altare tuona: basta pettegolezzi io non vado via per una donna. Un nuovo caso di pettegolezzi e accuse che avvelenano la chiesa. Ma stavolta il parroco, che lascia la sua chiesa per nuovo incarico, ha deciso di parlare ai fedeli direttamente, smentendo ogni vocio che lo accusava di avere relazioni non consentite dall’abito indossato.

Florin, giovane sacerdote romeno chiede ai suoi fedeli di essere certi della sua correttezza e di non dare retta ai pettegolezzi che, secondo quanto raccontato ai microfoni di 696 tv al collega Angelo Giuliani. sarebbero stati messi in giro ad arte da chi, forse per querelle tra coetani, avrebbe visto di cattivo occhio la sua scelta di affidare uno spazio comune ad alcuni ragazzi di Mercogliano.

A sostituire don Florin intanto arriva don Vitaliano Della Sala, anche egli amareggiato per quanto accaduto.

“Tutto discredita noi sacerdoti sempre impegnati per il bene della chiesa e per il bene comune”.

Insomma, tanto troppo veleno.

“Io vado via per motivi pastorali - spiega don Florin -. In due anni di sacerdozio non ho mai tradito la mia missione. Fa male pensare che qualcuno abbia voluto infangare il mio nome e quello della chiesa in Generale. Una cosa è certa: non me ne vado perchè sono innamorato, perchè ho una compagna. Il Vescovo ha voluto riguardare la geografia delle parrocchie e ridistribuirci sul territorio. Chi crea questi pettegolezzi fa male alla Chiesa perchè offende e perchè dissuade giovani seminaristi dalla volontà di impegnarsi per un bene così grande. Mi spiace aver visto tanti parrocchiani piangere per la mia partenza, ma la vita di un pastore è anche questa».