Ladri scatenati a Contrada Cesine. "Qui la notte non si dorme"

I residenti si organizzano con ronde e gruppi social: servono più controlli

ladri scatenati a contrada cesine qui la notte non si dorme
Avellino.  

Ladri scatenati a contrada Cesine ad Avellino. Cinque i colpi in tre fine settimana. Sembra essere ormai diventato un appuntamento fisso quello dei banditi in azione nella collina che sovrasta la periferia sud del capoluogo. “Siamo davvero esasperati - spiega Raffaella La Sala - così non si può vivere. I ladri sembrano aver preso di mira la nostra zona. Entrano nelle case indisturbati, favoriti dal buio, degrado delle aree verdi pubbliche che forniscono un sicuro nascondiglio e vie di fuga. Chiediamo invochiamo più controlli”. I più giovani si sono organizzati con controlli in auto. Gli anziani vivono chiusi in casa, con l’incubo di trovarsi i ladri in salotto.

“Abbiamo dei gruppi su whats app rionali in cui ci scambiamo notizie utili per evitare rischi. C’è tanta apprensione. Le nostre estati scorrono così tra l’incubo dei ladri in casa e il degrado”.

Il riferimento è alla situazione dell’acquedotto comunale. La struttura che accoglie le vasche di smistamento delle acque per le condotte di mezza città sono avvolte da verde incolto, sterpaglie e degrado.

“Una zona in cui puntualmente si accumulano sporco e animali - spiega una signora -. Senza contare che proprio da questo declivio credito che possano arrivare e possano anche nascondersi i ladri”.

Ma non solo. Le mamme della zona raccontano la disperazione dei bambini che vivono terrorizzati, temendo l’arrivo di ladri nelle case.

“L’altra sera abbiamo trovato anche delle bottiglie di birra vuote. Crediamo che i ladri nell’attesa di colpire si siano anche rigenerati con una belle bibita. Senza dimenticare che nella stessa nottata abbiamo avvistato uno strano movimento di torce accese nelle campagne che costeggiano alcune ville”. I cittadini invocano più controlli. Domani inizia un nuovo fine settimana di passione per tutti e l’apprensione è alle stelle.