Agosto d'inferno per gli abitanti di Creta ad Ariano

Cambiano le stagioni ma i disagi restano sempre gli stessi nella sfortunata contrada arianese

agosto d inferno per gli abitanti di creta ad ariano

Appello urgentissimo al commissario straordinario Silvana D'Agostino: "Venga a vedere in che condizioni ci ha lasciato la politica, siamo isolati da tutti"

Ariano Irpino.  

E' una corsa contro il tempo per evitare un vero e proprio black out idrico di ferragosto che potrebbe interessare gran parte di Ariano e i comuni limitrofi. E' ciò che sta evitando in queste ore l'Alto Calore, in contrada Creta dove la situazione resta drammatica. La strada è oramai impercorribile e nel tratto più critico già noto a tutti, in direzione Melito vi è una grossa pozzanghera a causa dell'ennesima perdita che si protrae da giorni. Uno spreco enorme e un problema che non si riesce a risolvere. Ieri sera sul posto per delimitare la zona si è recata la polizia rurale e il gruppo comunale della protezione civile. 

"Ora sicuramente qualcuno si ricorderà di noi poveri illusi in questa campagna elettorale - ci dice un residente arrabbiato - stanno giocando da anni sulla nostra pelle. E' vergognoso. Trattati come bestie, si ricordano di noi solo quando bisogna recarsi a votare. Poi non esistiamo più. Ogni stagione è uguale all'altra qui a Creta ed ora abbiamo un nuovo grande lago. Portateci pure i pesci se volete. Chiediamo al commissario straordinario Silvana D'Agostino di aiutarci e di verificare personalmente in che condizioni siamo costretti a vivere."

Qui davvero si rischia che la strada possa saltare in aria, come già accaduto nel luglio del 2016.

Allora, vi fu una vera e propria cascata, alta circa 30 metri metri. Due abitazioni vennero evacuate, un'anziana donna colta da malore tanto da richiedere l'arrivo di un'ambulanza e un uomo scampato alla morte mentre stava transitando in zona per recarsi a messa. Gli  abitanti vennero messi al riparo tempestivamente dalla Polizia, e da più squadre dei Vigili del Fuoco giunte sul posto. 

L'asfalto venne sollevato dalla furia dell'acqua, fino a vomitare pietre verso le abitazioni e acqua a fiume nei terreni. E' ciò che potrebbe nuovamente accadere. Basta farsi un giro in zona per notare la gravità della situazione. 

Si tratta di una condotta metà anni 70 quella di proprietà della Regione Campania realizzata dall'allora Cassa del Mezzogiorno e da anni letteralmente ignorata, nonostante i solleciti dall'ente di palazzo Santa Lucia, in particolare sia dal governo Caldoro che De Luca. 

L'unico finanziamento ottenuto, nel novembre 2018, è stato quello di 70.000 euro dalla Protezione Civile della Regione Campania diretta da Claudia Campobasso. Il Comune da allora ha assunto il ruolo di soggetto attuatore delle opere da realizzare con la massima urgenza mentre alla Protezione Civile quello dell'alta sorveglianza. 

Ed è di ieri sul versante opposto la rottura della condotta adduttrice di località Maddalena con la relativa sospensione dell’erogazione idrica in contrada Orneta, Masciano, Maddalena e Valdugliano. Rete idrica assai precaria anche qui. 

Un argomento, che diventerà inevitabilmente il cavallo di battaglia di questa infuocata campagna elettorale. Promesse e impegni non mantenuti da parte della politica, ma ora gli abitanti di Creta sono davvero stanchi: "Non fatevi proprio vedere da queste parti, forse fate più bella figura."