"Basta fango sulla Rsa, c'è una emergenza servono sanitari"

Volturara la direttrice amministrativa spiega: nessuna aggressione all'infermiera

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Oggi i Nas nel centro: si indaga per epidemia colposa. Fulchini: tutto regolare

Volturara Irpina.  

“Oltre a vivere una vera e propria emergenza sanitaria ci troviamo al centro di un assurdo caso mediatico, che non ci aiuta a lavorare e ci addolora. Molti media in queste ore stanno parlando di aggressioni all’interno della struttura, disordini e altro. Tutte bugie. Servono medici e infermieri, questo è l'unico dato certo. Il nostro appello resta invariato da giorni per tutti i volontari che vogliano raggiungerci”. Così  Loredana Fulchini direttrice amministrativa della Rsa di Volturara, dove sono 72 i positivi tra personale e anziani del centro, commenta le molte notizie che si sono rincorse nelle ultime ore.

La struttura irpina è stata oggetto oggi di una ispezione dei Nas. Al centro dell' indagine della Procura, scattata in seguito ai contagi a raffica nella Rsa, c’è l’ipotesi di epidemia colposa. Ma i militari del Nas non avrebbero riscontrato alcuna irregolarità nel trattamento della delicata fase pandemica all’interno della Rsa diretta da Giovanna Nittolo.  “Siamo sereni  - spiega Fulchini -. I verbali dei Nas restano, in tutta questa vicenda, dato certo”.

Un caso nel caso quello scattato da alcune ore. Ieri mattina il decesso di una anziana di Volturara ospitata nel centro aveva scatenato la comprensibile apprensione dei familiari dei degenti e degli ospiti stessi della struttura .L’altra sera la donna era stata trasferita per un improvviso peggioramento. In poche ore il decesso al Moscati.

“Attualmente i nostri ospiti sono per la maggior parte asintomatici, qualcuno presenza tosse e non satura bene. La situazione, vista l’età dei degenti e la compresenza di altre patologie per gli stessi, impone la massima cautela – spiega Fulchini -”.

Nella struttura non ci sono le attrezzature adeguate per assistere i degenti in caso di situazioni cliniche complesse e anche il personale non è sufficiente, oltre che costretto a lavorare nonostante ci siano positivi tra medici, fisioterapisti, assistenti e infermieri.

E stata avviata una ricerca di altro personale.

“Il dato positivo è stata la risposta di tanti operatori sanitari. Ne abbiamo reclutati dieci,che hanno presentato i corretti requisiti. Ma quello che serve sono medici e infermieri. Davvero difficile reclutarne di nuovi. Sono introvabili. Stiamo inoltrando le nostre richieste ovunque, anche in altre regioni. Abbiamo in servizio solo tre infermieri. Ora siamo in attesa dei risultati dei tamponi effettuati dall’Asl. Sono stati fatti i prelievi sabato e attendiamo i risultato. Le prime verifiche, che abbiamo effettuato la scorsa settimana per avere un screening completo sui nostri ospiti e personale in due laboratori, ha accertato 72 positività. Ma alcuni tamponi in uno dei due laboratori aveva dato esito negativo. Insomma, restiamo in attesa degli esiti dei tamponi dell’azienda sanitaria per essere certi del tasso di contagio all’interno della struttura”.