Di Cicilia: "Vaccinazioni? Gli anziani l'esempio da seguire"

Il sindaco di Villamaina: "C'è chi si è immunizzato a 91 anni sorridendo e pensando ai nipoti"

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Villamaina.  

Villamaina, in provincia di Avellino, conta poco meno di mille abitanti, legati da un senso di comunità e di radicamento al territorio pressoché tangibile. Ecco perché l'intero Paese si è mobilitato per accompagnare gli over 80 nel percorso finalizzato a vaccinarsi contro il Covid-19.

A tracciare un bilancio sulla campagna di immunizzazione è il sindaco Stefania Di Cicilia: “I nostri anziani hanno accolto con molta gioia e trepidante attesa la vaccinazione, il momento della vaccinazione. Dei 51 prenotati solo alcuni non hanno partecipato attivamente. C'è un certo numero di pazienti che deve essere vaccinato a casa perché ha difficoltà nella deambulazione, è allettata. I nostri over 80 non vedevano l'ora di vaccinarsi. Trovo ammirevole la voglia di immunizzarsi che hanno dimostrato. Desiderano una vita per quanto possibile normale; poter avere contatto con i loro nipoti, i famigliari. Questo momento di chiusura e di privazione dei contatti umani è stato un periodo difficile da affrontare.” ha spiegato il primo cittadino a Ottopagine.it.

Si moltiplicano le storie, da esempio, di persone della Terza Età che hanno affrontato l'ennesima sfida della propria vita con il sorriso sulle labbra e una encomiabile determinazione: “La persona più anziana appartenente alla nostra comunità che si è finora vaccinata ha 91 anni. Abbiamo cittadini di età ancora maggiore, ma è allettato e dovrà ricevere il vaccino a domicilio. C'è da sottolineare anche un aspetto virtuoso. I nostri anziani non sono stati lasciati soli. La quasi totalità è stata accompagnata dai propri famigliari, altri dal nostro personale, dai volontari; dai ragazzi del Forum, che si sono messi a disposizione. Il nostro medico di medicina generale è stato molto attento, preciso, ed ha fatto un gran lavoro anche nella sensibilizzazione e nell'assistenza per la prenotazione. Sono stata personalmente nel centro vaccinale di Sant'Angelo dei Lombardi, ben organizzato in ogni singolo aspetto. Ero lì proprio mentre i nostri ultraottantenni venivano vaccinati ed è stato emozionante vedere la serenità che traspariva insieme al sollievo per la possibilità di potersi riprendere la vita.”

Infine, il bilancio aggiornato sui contagi e un condivisibile invito alla massima prudenza: “Attualmente abbiamo 4 positivi, di cui 2 in isolamento fiduciario. C'è da stare attenti. Credo che non si azzardato dire che siamo nel pieno della terza ondata. Non bisogna rilassarsi, sottovalutare, abbassare la guardia. Sono tra i vaccinati, facendo parte del personale sanitario, ma sono la prima a sapere che non basta ancora. Deve essere chiaro che essere vaccinati non solleva dalla necessità di continuare a usare i dispositivi di sicurezza, di mantenere la distanza sociale. Bisogna continuare a evitare comportamenti in grado di provocare un potenziale rischio, come gli assembramenti o momenti di socialità senza regole. Avere ancora pazienza è indispensabile. Rispettare le regole è cruciale per ritrovare la quotidianità a cui eravamo abituati, il prima possibile. Ormai è chiaro che non appena si abbassa un po' la guardia e l'attenzione si alza il numero dei contagi. Bisogna prestare attenzione. Dobbiamo farlo anche per i nostri figli, per tenere aperte le attività, le scuole e non determinare ulteriore chiusure, come sta accadendo con un ulteriore danno psicologico e di formazione per i nostri ragazzi.”