Veleni nella Valle del Sabato, l'Onu in campo

Ad Avellino il gruppo di lavoro su Imprese e Diritti Umani ha incontrato i Comitati

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L'indagine in Italia si concluderà il 6 ottobre. All'attenzione delle nazioni Unite i rischi per la salute e l'ambiente dovuti alle attività produttive

Avellino.  

L'Onu accende i riflettori sull'inquinamento della Valle del Sabato. Il gruppo di lavoro delle Nazioni Unite su Imprese e Diritti Umani ha fatto tappa in Irpinia per raccogliere informazioni sul territorio incontrando innanzitutto i comitati ambientalisti e le associazioni che da sempre denunciano il rischio di danni alla salute della popolazione di una vasta area della provincia di Avellino, poi il procuratore della Repubblica Domenco Airoma che sul tema dell'inquinamento ha aperto un'inchiesta e infine il sindaco della città capoluogo Gianluca Festa. La visita in Italia del gruppo di lavoro Onu, istituito nel 2011 con il mandato di promuovere l'attuazione dei Principi Guida su Impresa e Diritti Umani, è iniziata il 27 settembre e si concluderà il 6 ottobre. Avellino è una delle tappe selezionate ritenute meritevoli di approfondimento in base alle notizie che sono giunte alla loro attenzione negli ultimi tempi.

“Siamo qui per esaminare e verificare le informazioni riguardo a una serie di tematiche di nostro interesse che riguardano le attività delle imprese e come queste incidono sul lavoro, i diritti umani e l'ambiente – ha spiegato il presidente del gruppo di lavoro Surya Deva – Il nostro gruppo è assolutamente indipendente e non ha poteri di intervento, ma il nostro ruolo è fare indagini e comunicare ai governi l'esito di questo lavoro, per sollecitarli ad intervenire in base alle proprie competenze. Oggi ascoltiamo il territorio e le istituzioni. Dopo la visita, presenteremo le conclusioni e raccomandazioni al governo e ad altri attori rilevanti in un rapporto che sarà presentato al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra in giugno 2022”.

All'incontro presso il Circolo della Stampa erano presenti alcuni dei protagonisti delle lotte ambientaliste degli ultimi anni nella Valle del Sabato, a cominciare dal dottor Franco Mazza che insieme al comitato ha sempre denunciato il forte impatto ambientale e sulla salute che hanno avuto alcune attività produttive sul territorio.

“Questa audizione nasce da un'attività dell'onu che ha costituito questo importante gruppo di lavoro per verificare come e dove le attività industriali in qualche modo vanno a ledere i diritti umani, a cominciare dal diritto alla salute – spiega Mazza – Non non abbiamo fatto nulla per richiedere questa visita, il fatto che però nelle diverse tappe selezionate in Italia per la loro visita abbiano individuato per la prima volta in Campania anche la Valle del Sabato, oltre alla Terra dei fuochi, vuol dire che le nostre azioni hanno richiamato la loro attenzione. In questo incontro esporremo i fatti degli ultimi 30 anni che hanno cambiato la vita di una vasta area dell'irpinia, Avellino e il suo hinterland”.

“Quindi non solo aria irrespirabile e innalzamento delle polveri sottili, gli incendi, ma anche lo stato delle acque del fiume Sabato e dei terreni inquinati, le discariche, le ecoballe, i miasmi e tutto ciò che è legato al ciclo dei rifiuti così come la bonifica dell'ex Isochimica a Borgo Ferrovia. Il dossier completo è stato consegnato nelle mani del presidente Surya Deva.

“Entro una settimana sapremo se e come l'Onu deciderà di intervenire. Lo abbiamo sempre detto – conclude Mazza – questa è un'emergenza che i sindaci da soli probabilmente non possono affrontare. E' ora che se ne occupi il Governo”.