La Filantropia di Atripalda festeggia 100 anni dalla fondazione

Una lapide e una solenne cerimonia per celebrare lo storico traguardo e tutti i presidenti

la filantropia di atripalda festeggia 100 anni dalla fondazione
Atripalda.  

«A cento anni dalla fondazione, con immutata passione e riconoscenza, La Filantropia celebra la memoria di una lunga storia al servizio della comunità di Atripalda. In questa occasione gli associati ricordano i loro presidenti che con le loro azioni di amore verso il prossimo hanno contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo».

Quindi a seguire l’elenco dei diversi presidenti: Sabino Losco fondatore de La Filantropia che per oltre 40 anni ha retto le sorti della società di Mutua Assistenza. A seguire i presidenti che si sono avvicendati che sono stati Angelo Ricciarelli, presidente in carica per un decennio, Luigi D’Aurea, Arturo Carrarelli, Sabino Melillo, Sabino Cantelmo, Sabino Lombardi e Umberto Colantuoni.

Con l’intitolazione di questa lapide La Filantropia di Atriplada ha festeggiano i 100 annui di vita nel corso dell’evento che si è svolto presso la sede sociale di via Melfia di Atripalda e al quale ha preso parte il sindaco, Paolo Spagnuolo, l’assessore Lello Labate, i consiglieri comunali Anna Nazzaro e Nunzia Battista. Presente il vice sindaco Carmela Rega.

Hanno preso parte alla cerimonia David Lombardini, comandante della stazione di Atripalda dei carabinieri, il presidente dell’associazione Combattenti, cavaliere Renato Carpenito e una rappresentanza della Misericordia.

L’incontro ha avuto inizio con una Santa Messa officiata dal parroco don Ranieri Picone e da don Gerardo Capaldo. La celebrazione eucaristica si è svolta presso la Cappella Nuova de La Filantropia, costruita nel 1967.

“È stato un momento importante e significativo per riprendere i rapporti in presenza con tutti gli associati – hanno spiegato i componenti del direttivo della società di mutua assistenza.- Dopo il lungo lockdown abbiamo ritenuto di dovere riprendere le iniziative che fin dalla sua nascita La Filantropia ha messo in campo su questo territorio. È un momento questo di oggi per riallacciare i rapporti con gli associati ( che oggi sono arrivati a oltre 600) e per rafforzare il senso di appartenenza. Il nostro impegno da subito è riprendere gli incontri pomeridiani con gli iscritti e con le famiglie presso la sede di Atripalda. Poi daremo seguito ad un calendario di appuntamenti e di incontri ricreativi, senza tralasciare la vocazione della nostra società di mutua assistenza, quella di dare sostegno concreto alle persone bisognose. La nostra attenzione sarà rivolta anche ai nostri giovani per il contributo che potremo dare”.

Questi i componenti del direttivo: Antonio Antonacci, Umberto Colantuoni, Ciro Coppola, Massimo Gaeta, Luca Giovino Antonio Giuliano, Stelio Manna, Daniele Ricciarelli, Vincenzo Soldà, Gerardo Sole, Sabino Venezia. Per i revisori ci sono: Alfonso Alvino, Vincenzo De Pasquale, Assuntino Oliva, Raffaele Siniscalchi, Pellegrino Solimene.

FILANTROPIA è una parola ricca di significato: «Amore verso il prossimo, come disposizione di animo, come sforzo operoso di un individuo o anche di gruppi sociali a promuovere la Felicità e il Benessere degli altri».

Dovrebbe o potrebbe essere questo il vero senso che si potrebbe dare all’esistenza umana in un periodo storico difficile come questo in cui stiamo vivendo. Spesso siamo costretti ad assistere ad eventi tragici che probabilmente nessuno immaginava: la pandemia, le guerre tra popoli , il preoccupante fenomeno del femminicidio; momenti terribili che stanno causando tante morti improvvise di persone innocenti.

Volendo ripartire attivamente La Filantropia con forza e coinvinzione ha voluto organizzare questo evento per rilanciare la sua azione avviata nel 1923 in questo territorio.

Fondatore è stato il presidente Sabino Losco che volle così dare vita all’associazione il cui operato si ispirava e si ispira all’amore per il prossimo; al lavoro per i giovani e al culto per i defunti.

La Filantropia ha infatti sempre sostenuto iniziative al fianco dei più bisognosi e delle persone con più difficoltà, ha cercato di dare sempre un aiuto concreto sia morale che economico così come recita lo Statuto.

Il percorso è stato lungo ed è stato caratterizzato da tante tappe come i corsi di formazione di sartoria, di dattilografia e di stenografia e in questo caso La Filantropia ha fatto da pioniere e la sua vocazione risulta idi grande attualità con le scelte che stanno riguardando il paese in riferimento alla formazione e alla qualificazione per creare occupazione. Altro obiettivo non meno importate raggiunto è rappresentato da la realizzazione della Cappelle cimiteriali.

La prima costruita nel 1948 e denominata Cappella La Filantropia, poi la Nuova Cappella de La Flantropia realizzatra nel 1967 e a seguire La Cappella nuovissima che è una estensione della precedente.

«Bisogna uscire dagli egoismi che la chiusura forzata della pandemia ha imposto alle persone», ha detto don Ranieri nel corso dell’omelia. «La sensazione è che la gente preferisca non uscire e continui a fare tutto da casa. Una condizione grave che evita la comunicazione e in questo modo compromette uno scambio sociale naturale fatto di confronti in presenza. Bisogna uscire e ritornare a un clima più sereno di frequentazione e di crescita culturale», ha concluso il parroco.

Un appello a preservare questo patrimonio sociale e culturale è stato quello lanciato dal sindaco di Atripalda Paolo Spagnuolo: «100 anni storia de La Filantropia sono un traguardo rilevante ed importante- ha concluso il primo cittadino- anche i giovani andrebbero coinvolti e resi partecipi di valori come quelli di cui La Filantropia si è fatta interprete dalla sua nascita che è avvenuto il 13 novembre del 1923. Personalmente, oggi e non solo, come amministrazione saremo sempre attenti e vicini alle iniziative che saranno messe in campo. Il nostro impegno e sostegno non verranno mai meno come persone delle istituzioni e come cittadini di Atripalda».