Avellino, se la raccolta del vetro funziona solo sotto casa del padrone

Il sindaco Festa aveva promesso una città finalmente pulita e una differenziata all'avanguardia

avellino se la raccolta del vetro funziona solo sotto casa del padrone
Avellino.  

Visto che tre indizi, secondo il manuale di fenomelogia della fatalità, rappresentano un giustificabile sospetto, pubblichiamo questa foto. Nessun commento a margine, nessuna facile ironia sulla scia del motto del marchese del Grillo... "io sono io e voi non siete...".

L'immagine mostra, a destra, l'accumulo davanti a un imprecisato portone perché da due settimane il solerte addetto non trova la strada.

A sinistra, un altro accumulo, in una differente zona della città, non precisiamo per non rendere semplice il machiavello, dove pure l'addetto non sa come arrivare.

A centro, davanti a un cancello abbastanza famoso, in qualche modo legato a un servizio che doveva sì far risparmiare alla città dei soldi ma a parità di prestazione resa, il cesto del vetro immacolato e magicamente vuoto, perché in quel posto il solerte impegato al volante del furgoncino (tendenzialmente il ritiro dovrebbe avvenire ogni lunedì mattina, ma non si capisce se usano motori a scoppio ritardato, a due tempi o a due pesi e due misure, più difficili da condurre) ci sa arrivare.

Non sveliamo i luoghi ma forniamo un indizio, che rende tutta la vicenda un po' cornuta: sono a 50 metri uno dall'altro. Precisiamo: le tre immagini sono state scattate allo stesso orario, questa sera alle 20,04 - 20,05 e 20,06 quella al centro. 

Uno l'ironia non la vuole sprecare, sempre di spazzatura si tratta. E va bene che oramai si asfalta solo un brandello di strada alla volta. Va bene che si disegnano piste ciclabili dove c'è il nuovo terminal dell'Air: nove su dieci gli autobus proprio non ci riescono a rispettare la pista rossa perché è la strada che non lo consente.

Va bene che presentiamo a spizzichi e bocconi la chiusura e la riapertura di cantieri: è finita piazza Castello ma corso Umberto s'è di nuovo inceppato per qualche basolo. E passi pure la bufala della metropolitana leggera, aperta dopo vent'anni e richiusa dopo due mesi con l'invidiabile record di passeggeri: 44 gatti, in fila per sei e con il resto di due.

Ma almeno un furgone alla settimana si può controllare che funzioni o davvero siamo in mano all'improvvisazione più totale?