Campo largo, telenovela infinita: nuova nota del gruppo consiliare Pd

Affidato al capogruppo Iacovacci il compito di illustrare la posizione al tavolo della coalizione

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Avellino.  

In una fase decisiva per la scelta del candidato sindaco del campo largo tornano in campo i consiglieri comunali del Pd che mettono in guardia il partito da una possibile spaccatura in vista del voto. Si tratta in pratica di un nuovo tentativo di bloccare la candidatura a sindaco di Antonio Gengaro.

"Alla luce dell’evoluzione del dibattito che sta maturando all’interno del Pd e al tavolo del campo largo in vista delle Amministrative ad Avellino - si legge nella nota - lo scenario che si presenta ai nostri occhi è quello di una possibile divisione del nostro partito. Si tratta di una circostanza che ci preoccupa perché vedrebbe una posizione nettamente maggioritaria da un lato ed una sparuta minoranza dall’altro lato. Sullo sfondo, perciò, una lacerazione che va a tutti i costi evitata. Allo stato diventa perciò indispensabile individuare una sintesi perché è inimmaginabile che si arrivi ad una conta delle teste che non terrebbe conto dell’effettivo peso elettorale delle parti attualmente in campo. D’altronde, non va dimenticato che le elezioni rappresentano certo il momento per offrire ai cittadini una proposta di governo su cui, però, si deve necessariamente misurare il consenso, consenso che si esprime incontrovertibilmente in numeri”.

La nota sottoscritta dal gruppo consiliare del Partito Democratico di Avellino continua evidenziando che “come gruppo consiliare cittadino diamo mandato al nostro capogruppo, che siede al tavolo del campo largo, di rappresentare questa nostra preoccupazione perché riteniamo sia prioritario, in questa fase e, successivamente, durante la campagna elettorale, tutelare l’unità del nostro partito e quella della coalizione che si contrapporrà al blocco rappresentato dall’attuale amministrazione comunale. Alimentare posizioni divisive, fosse solo per preservare equilibri estranei al nostro contesto cittadino, rappresenterebbe un errore pericolosissimo e che va assolutamente evitato”.