Avellino, Don Vitaliano Della Sala e Gianna Nannini: un'amicizia senza fine

La storia su Instagram della rocker: "Siamo a Siena, io e don Vitaliano Della Sala. Benedicili"

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Mercogliano.  

“Siamo a Siena, io e don Vitaliano Della Sala. Benedicili””. E’ questo il messaggio di Gianna Nannini pubblicato su Instagram dalla rockstar a Siena, dove Don Vitaliano si è recato per celebrare una funzione privata in memoria della madre della Nannini, Giovanna. Nelle scorse settimane, l’arista ha raccontato il suo rapporto d’amicizia con il prelato irpino, durante il podcast di Gianluca Gazzoli “The Bsmt”. Un'amicizia senza fine tra i due. Un racconto che attraversa gli ultimi 25 anni e svela aspetti intimi e speciali della rocker senese. I due si conobbero in Iraq. Entrambi presero parte ad una missione che durò quindici giorni e fu organizzata dal presidente di un’associazione di Pescara. Gianna Nannini fu una delle persone che rispose all’appello. Insieme hanno conosciuto il dolore e la disperazione delle popolazioni che hanno aiutato.

I due si sono sempre visti, sentiti. Il rapporto è rimasto vivo nel tempo. 

La rocker ha voluto sul palco Don Vitaliano nel 2011, accanto a sé, nel giorno della presentazione ai suoi fan della piccola Penelope Jane Carlotta. Gianna Nannini chiese all’amico sacerdote, don Vitaliano Della Sala di esserle accanto al Futurshow Station di Casalecchio di Reno in quello che per lei è stato il più emozionante concerto di una lunga carriera.

Pur non essendo credente, la Nannini ha voluto che nel giorno della presentazione al suo pubblico della figlia, sul palco ci fosse, oltre al padrino Biagio Antonacci, l’amico in talare, compagno di tante conversazioni. «Non si è trattato di un vero e proprio battesimo – racconta don Vitaliano – ma di una preghiera. La mamma mi ha chiesto di leggere un passo della Bibbia e, così, di fronte a un pubblico di poco più di cento persone, ho letto un brano di Isaia, quello in cui il profeta ci ricorda che Dio è anche mamma. Al termine della preghiera mi sono limitato a fare alla piccola il segno della croce sulla fronte».
Il «battesimo rock», così come lo ha definito la stessa Nannini, è proseguito con un canto intonato prima da Antonacci e poi dalla mamma della piccola Penelope, per concludersi con un brindisi nei camerini del Futurshow Station.