"Entro marzo nuovo pronto soccorso con più posti e umanità, ma mancano i medici"

Avellino, Perito: ci sarà la nuova primavera del Moscati con oltre 2500 metri quadri di spazi

“Per arrivare alla nuova primavera del Moscati bisognerà passare per un inverno che speriamo non sia troppo lungo”. La metafora usata dal direttore generale del Moscati Germano Perito per descrivere il cronoprogramma degli interventi

Avellino.  

Sarà la rivoluzione gentile della sanità irpinia, quella che vede insieme Asl, Moscati e ordine dei medici. 4 nuovi pdta per potenziare l'assistenza territoriale e un nuovo pronto soccorso al Moscati, per garantire più posti, spazi e umanità. Paziente al centro la parola d'ordine più volte ripetuta dal manger Perito del Moscati e dal manager dell'Asl Conte.

Il nuovo pronto soccorso

Più posti e, soprattutto, più umanità per il Pronto Soccorso del Moscati che, assicurano il manager Perito e l'ingegnere Sergio Casarella sarà pronto entro il 31 marzo.  “Per arrivare alla nuova primavera del Moscati bisognerà passare per un inverno che speriamo non sia troppo lungo”. La metafora usata dal direttore generale del Moscati Germano Perito per descrivere il cronoprogramma degli interventi che grazie ai fondi del Pnrr vedranno realizzare un nuovo Pronto Soccorso, quasi il 120% degli spazi in più rispetto all’attuale struttura. Lavori che dovranno essere eseguiti senza andare a bloccare l’attività del Pronto Soccorso. L’inverno a cui si riferisce Perito è sicuramente quello della carenza dei medici al Pronto Soccorso e dei circa duemila accessi in media di codici verdi, con una notevole incidenza di pazienti dalla provincia di Napoli.

Mancano i medici

“Ovviamente il numero è variabile in base agli accessi, perché questo è lo standard. Ventiquattro medici e’ lo standard che competerebbe all’Azienda Ospedaliera in funzione degli accessi fino ad ora registrati”. Ha spiegato il dg del Moscati: “Abbiamo 15 medici, perché alcuni sono andati via. Ovviamente come potete ben immaginare, ce ne mancano circa una decina, quando mi riferisco alla carenza. Tant’è vero che l’ultimo avviso lo abbiamo fatto, non a caso proprio per dieci medici. Con questa carenza noi chiediamo i turni al resto dei reparti".

Casarella: il nuovo ps con 120% in più di spazio

«I lavori sono partiti già da un po’, abbiamo realizzato il nuovo Ps ostetrico e ginecologico. Sarà riorganizzato e puntiamo a chiudere entro marzo 2026 per metterlo completamente in funzione. Parliamo spazi rifunzionalizzati, per cercare di evitare blocchi e interruzioni delle attività. Il Pronto Soccorso avrà spazi raddoppiati, più umanizzati. Questo è il vero obiettivo. Saranno realizzati 2515 mq a fronte dei 1080 mq attuali».

4 nuovi pdta

Il progetto annunciato questa mattina ha una sigla Pdta: “Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali”. Si tratta di “percorsi di assistenza integrata che prevedono la partecipazione di diversi specialisti e professionisti per la presa in carico globale e la cura di pazienti con una specifica malattia. "Per quanto riguarda la provincia di Avellino, i Pdta sono quattro e corrispondo a quelli elaborati dalla Regione Campania dal 2019: asma, diabete, broncopneumopatia cronica ostruttiva, scompenso cardiaco - ha spiegato il manager Asl Maria Concetta Conte -. Per ogni percorso è stato istituito un tavolo tecnico specifico allo scopo di raggiungere una diagnosi precoce e stadiazione della malattia, una gestione integrata e personalizzata, educazione terapeutica e supporto all’aderenza, prevenzione delle riacutizzazioni e delle complicanze. Diversi i benefici derivanti da questa attività: migliore qualità della vita del paziente, riduzione dei ricoveri e accessi in Pronto Soccorso, uso appropriato delle risorse sanitarie, approccio centrato sulla persona”.

Carenza di medici di base

Interpellata sulla carenza di medici di base, Conte ha precisato che il problema non è imputabile all'Asl: “Abbiamo un problema di reclutamento di medici di medicina generale perché non ci sono, non è l'Asl ad aver fatto ritardo. I bandi vengono pubblicati continuamente ma i medici giovani non si presentano - ha spiegato la dottoressa Conte -. È un fenomeno sistemico, interessa tutte le Asl. C'è un problema di assistenza di base che stiamo cercando di risolvere. Una delle soluzioni potrebbe essere l'aumento del massimale”.

Pochi medici di base

Sullo stesso tema si è espresso il presidente dell'Ordine dei Medici di Avellino Francesco Sellitto secondo cui “il corso di formazione specifica che crea un blocco all'accesso”. “In Italia - ha evidenziato - almeno 10mila medici non sono né specialisti né possiedono il corso di formazione di medicina generale. Fanno solo delle sostituzioni. Basterebbe sospendere questo corso e sostituirlo con un tirocinio presso un medico di famiglia per poi immetterli nelle graduatorie. Ci sono le persone di buona volontà che lo farebbero”. Per Sellitto, anche la carenza di medici specializzati dipende da un errore nel sistema: “In Italia, alcune specializzazioni soffrono perché i medici sono denunciati continuamente e quindi preferiscono coprire specializzazioni più tranquille. Serve creare l'incentivazione a entrare nelle scuole di specializzazione come la depenalizzazione dell'atto medico”.