Sicurezza, escavatore incendiato. Il sindaco: non ci fermerete

Forino. Il primo cittadino parla del raid incendiario avvenuto in un cantiere in paese.

Il mezzo era impiegato in dei lavori per la prevenzione dei rischi idrogeologici. Un intervento interamente finanziato dal Comune con molti sacrifici.

Forino.  

 

di Andrea Fantucchio 

«Non riesco a spiegarmi chi può aver distrutto quell'escavatore. Era impiegato per dei lavori che rientrano in un appalto da 3mila euro, una piccola cifra, che però ci era costata tanti sacrifici. Per prevenire il rischio idrogeologico in paese». Il sindaco di Forino, Antonio Olivieri, parla a Ottopagine.it dell'escavatore incendiato nella sera fra domenica e lunedì, in località Celzi. Un mezzo che era stato impiegato per pulire le vasche di laminazione e l'inghiottitoio naturale. Interventi nati proprio per prevenire il rischio idrogeologico, concreto dopo l'estate torrida che ha attanagliato l'Irpinia. E con le prime piogge che non stanno risparmiando disagi fra Avellino e provincia. 

«Il primo appalto - dice Olivieri -  era andato deserto. Nessuna ditta aveva risposto al bando del Comune». Complice, probabilmente, la cifra non cospicua dell'appalto e la mole di lavoro da realizzare. Una ditta locale, sensibilizzata dall'importanza dell'intervento per la comunità, aveva poi deciso di candidarsi e aveva iniziato a occuparsi dei lavoro.

«Non so se sia stato un attacco alla ditta o all'amministrazione. Ripeto: non avevamo avuto avvisaglie che potessero far presagire quanto accaduto». Né una lamentela né una segnalazione, l'episodio aveva sorpreso tutti. Ma l'amministrazione è decisa a procedere con i lavori.

«Sia noi che, spero, anche la ditta vogliamo andare avanti. Sappiamo quanto è importante quell'intervento per Forino. Non vogliamo che l'episodio cada nel dimenticatoio. E desideriamo, con tutte le nostre forze, che i responsabili del raid incendiario siano individuati e assicurati alla giustizia».

Le indagini dei carabinieri procedono. Gli investigatori hanno lavorato sulle immagini raccolte dalle telecamere. E raccolto alcune testimonianze. Non escludono alcuna pista: dal racket a quella personale.