Avellino, "Conto svuotato di 100mila euro e identità rubata"

Il racconto di un uomo che è riuscito a recuperare il denaro grazie ai carabinieri

avellino conto svuotato di 100mila euro e identita rubata
Avellino.  

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore, rimasto vittima di un furto di identità e  di una truffa bancaria. L’uomo scrive per ringraziare le forze dell’ordine che lo hanno aiutato a risolvere la vicenda nel migliore dei modi.    

«Vorrei condividere un tema sempre più attuale, come quello dello smartphone e la sicurezza dei nostri dati. Ma non solo. Vorrei anche lanciare un appello a stare sempre più attenti.

Ebbene, poco più di una settimana fa sono stato vittima di quella che poi si è rivelata una vera e propria truffa bancaria e di identità. Durante la notte tra la domenica ed il lunedì attraverso un sms vengo informato che la mia utenza telefonica per passaggio ad altro operatore telefonico è stata disattivata. Non avendo autorizzato tale operazione contatto più volte il mio gestore il quale non solo mi conferma l’avvenuto cambio di compagnia telefonica ma addirittura che già nei giorni precedenti erano state inoltrate diverse richieste di voltura. Sempre più indispettito mi rivolgo alla stazione dei carabinieri più vicina al mio domicilio per sporgere come da prassi denuncia verso ignoti. Ma le sorprese evidentemente non erano finite! Eh sì una volta al lavoro, facendo il consueto controllo sui conti intestati alla mia società, l’accesso ad una delle app di banca mi risultava vietato.

Grazie all’intervento del mio gestore siamo riusciti a sbloccare l’accesso al conto e a scoprire, non solo che con una serie di bonifici dal mio conto corrente era sparita una cospicua somma di denaro (quasi centomila euro) ma che addirittura era stata utilizzata la mia carta bancomat che risulta ancora incollata alla lettera della banca.

Sempre più incredulo su tutta questa serie di eventi ma soprattutto pieno di interrogativi su come è stato possibile raggirare una procedura di “presunta sicurezza” che chiunque ha fatto almeno un bonifico on line ben conosce (conoscenza dei codici di accesso – messaggio di autorizzazione all’accesso al conto – creazione del bonifico – messaggio di autorizzazione del bonifico), faccio ritorno in caserma per integrare la denuncia fatta.

A questo punto, il maresciallo della stazione ravvisata la gravità della situazione, si è prontamente attivato segnalando tempestivamente l’accaduto alla procura di competenza per reati informatici facendomi riavere nel giro di 72 ore le somme indebitamente sottrattemi.

Alla magistratura ma al comandante della stazione di Serino, il maresciallo Massimo Grimaldi in particolare – anche se l’inchiesta è tutt’altro che chiusa – va tutto il mio encomio ed i miei più sinceri ringraziamenti perché senza il suo intervento la mia attività avrebbe avuto una battuta d’arresto ancora più forte di quella che il Covid-19 ci sta infliggendo.