Avellino, inquinamento: sul rischio cancro Limone ascoltato in Procura

Il direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Meridionale persona informata sui fatti

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Avellino.  

Antonio Limone, direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Meridionale, e' stato ascoltato dal procuratore di Avellino, Domenico Airoma, nell'ambito dell'inchiesta sull'inquinamento della Valle dell'Irno e della Valle del Sabato. Limone è persona informata sui fatti. Lo studio Spes dell'Istituto zooprofilattico ha fatto emergere la grave situazione di contaminazione delle acque, dei terreni e dell'aria nelle zone della provincia di Avellino.

 Sulla scorta dei risultati delle analisi effettuate da diverse università della Campania e da laboratori altamente specializzati la Procura di Avellino ha avviato indagini. In particolare, a Limone è stato chiesto di consegnare documentazione relativamente ai monitoraggi compiuti su cittadini sottoposti a prelievi di sangue, urine e feci per riscontrare la presenza, ben oltre i livelli di rischio per la salute, di metalli pesanti e di diossina.

Limone, da almeno due anni impegnato in questa indagine, ha consegnato, nel corso di un colloquio protrattosi per almeno un'ora, tutta la documentazione in suo possesso. 

Appare del tutto evidente che l'inquinamento da metalli pesanti Valle dell'Irno e Valle del Sabato sia da mettere in correlazione allo stato pietoso dei fiumi e agli sversamenti di sostanze inquinanti che da decenni continuano indisturbati con la colposa inerzia di quanto, al contrario, sarebbero chiamati a intervenire facendo rispettare leggi che esistono solo nei codici e non nella pratica.

La speranza è che il procuratore Airoma riesca dove altri prima di lui hanno fallito.

L'appello è a rendere pubblici quanto prima tutti i dati epidemiologici raccolti. Sono indagini effettuate da organismi pubblici con finanziamenti della collettività.

Tutti hanno il diritto di sapere, a questo punto.